Policlinico, Polverino (Pdl) accusa la Regione Campania

di Redazione

Angelo PolverinoCASERTA. Sulla vicenda del policlinico, il consigliere regionale del Pdl, Angelo Polverino, nella veste di vicepresidente della Commissione di controllo e della trasparenza amministrativa della Regione, ad intervenire con una pesante interrogazione diretta ad Antonio Bassolino.

“Qualcuno, afferma l’esponente del Pdl, giorni fa aveva parlato di un vero e proprio ‘affaire’ del policlinico, facendo riferimento ad una regia occulta e misteriosa su quello che sta accadendo. Bisogna fare chiarezza, perché effettivamente la motivazione che ha portato l’Università di Napoli a rescindere il contratto con la Immobili non mi convince. La priorità però è il destino degli oltre cento dipendenti, che corrono il rischio di finire sul lastrico. L’opera doveva essere consegnata per la fine del 2009. La posa della prima pietra c’è stata nel 2005 ed il costo complessivo della costruzione ha superato abbondantemente gli oltre 200 milioni di euro, finanziati dal Ministero della Salute, dell’Università e della Ricerca e dalla Regione Campania. La verità è che qualcuno cerca in tutti i modi di ritardare l’entrata in funzione della struttura. E’ una brutta storia e sono convinto che la magistratura non tarderà ad intervenire”.

Secondo Polevrino, l’iter della Regione Campania sulla costruzione del policlinico di Caserta non è stato mai trasparente. “Devono essere verificate tre cose. La trasparenza nella realizzazione del polo ospedaliero, le omissioni del Sindaco Petteruti e le responsabilità di Bassolino. Ci sarà il controllo di tutti gli atti e per questo ho già fatto richiesta a chi di competenza. Petteruti e Bassolino devono rispondere per la loro parte. Petteruti non ha rispettato i divieti della legge sulle costruzioni ospedaliere. Nell’ambito dell’area ospedaliera non vi possono essere forme di inquinamento dell’aria ed eventuali cause di rumori ed altri disturbi che possono essere legati per esempio all’attività estrattiva. E’ una legge del 1939 e tuttora in vigore. Bassolino, poi, deve chiarire come fa a rendere compatibile l’entrata in funzione del Policlinico con quanto stabilito nella delibera di delocalizzazione dell’attività estrattiva ed industriale della Cementir. Nella delibera si legge chiaramente che l’ attività ospedaliera entra in contrasto con quella del cementificio. Inoltre, la cava Cementir, viene ad essere esplicitato sempre nell’atto di giunta della Regione, ricade in una zona che il Piano Regionale Attività Estrattive classifica come area altamente critica. Scandalo e denunce saranno pane quotidiano per i giornali, non appena entrerà in funzione il policlinico. Chi paga al momento? I poveri operai licenziati vittime della politica della sinistra, che prima appalta i lavori e poi annulla i contratti con il risultato della perdita dei posti di lavoro. Per quale motivo? Bisogna chiederlo a Petteruti. Prima i lavori per l’interramento di viale Dohuet e la perdita di svariati milioni di euro, poi le mancate rimesse alla Sace ed infine il Policlinico. Questi sono i grandi misteri della politica della sinistra”.

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