L’Operazione “Strade Sicure” passa ai Bersaglieri dell’8° Reggimento

di Redazione

 CASERTA. Dopo novantasei giorni di proficua attività profusa nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, i fanti del 66° Reggimento “Trieste” sono tornati a Forli, sede stanziale dell’unità incardinata nella Brigata Friuli.

Avevano assunto il comando della piazza di Caserta lo scorso 14 gennaio sostituendo i paracadutisti del 186° Reggimento della Folgore. Ieri pomeriggio, nel corso di una sobria cerimonia che si è svolta nel piazzale all’interno della Caserma “Ferrari Orsi” di Caserta, sede della Brigata “Garibaldi”, si è svolta le cerimonia del cambio della responsabilità fra il Colonnello Giuseppe Levato (cedente) ed il Colonnello Stefano Del Col (subentrante), comandante dell’8° Reggimento bersaglieri.

Alla cerimonia hanno preso parte il Prefetto di Caserta, Ezio Monaco, il Vice Comandante del II* Comando delle Forze di Difesa, Generale di Divisione Vincenzo Santo, il Generale di Brigata Luigi Scollo, comandante della “Garibaldi”, il Generale di Brigata Alfonso Barbato, vice comandante del R.U.A. di Capua, il Generale Antonino Agricola, Comandante della Scuola di Amministrazione e Commissariato di Maddaloni, in rappresentanza del Colonnello Trovato Sergio, Comandante della Scuola Sottufficiali di Caserta, il Colonnello Mariani Antonio, i comandanti provinciali dei Carabinieri, Guardia di Finanza. In rappresentanza del sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti, ha presenziato l’assessore Nello Natale, già Generale del Corpo di Amministrazione.

 Nel corso di questi novantasei giorni gli uomini e le donne del 66° Reggimento Trieste, agli ordini del Colonnello Giuseppe Levato, per l’alta professionalità dimostrata in un’operazione così delicata, con concreti rischi, che all’inizio del mandato aveva l’ostilità di una piccola parte della popolazione, alla fine del loro comando, hanno ricevuto l’apprezzamento incondizionato, indiscusso, sincero ed evidente da parte di tutta la popolazione di Terra di Lavoro. D’altra parte i numeri di questi 96 giorni parlano da soli. Sono stati circa 51.000 le persone controllate dai fanti dal basco azzurro (segno distintivo della brigata aeromobile “Friuli”) nelle tre aree a rischio definite dalla Prefettura di Caserta (in particolare il litorale domizio, l’agro aversano e Casal di Principe).

500.000 sono stati i chilometri percorsi dalle pattuglie (tre turni quotidiani con 180 militari quotidianamente impegnati), oltre 34.000 le auto fermate e sottoposte a controlli; 70 le persone tratte in arresto e 136 quelle denunziate, 62 le persone poste a fermo di P.G., 235 quelle indagate in stato di libertà, 26 gli autoveicoli rubati rinvenuti, 23.000 gli automobilisti contravventori alla norme del code della strada, ben 550 gli autoveicoli sequestrati. Anche i numeri del materiale sequestrato sono molto indicativi: 857 grammi di droga, 11 armi, 7.190 pezzi sequestrati, 2.300 euro e 5 edifici posti sotto sequestro. Numeri che hanno fatto apprezzare l’alta professionalità dei baschi azzurri del 66é rgt..

“Con oggi – ha affermato il Colonnello Levato nel suo discorso di commiato – si chiude per noi un’esperienza intensa, di altissimo profilo e molto qualificante, in termini di crescita sia professionale che umana. Il nostro reggimento ha ricevuto apprezzamenti di stima ed ammirazione dalla popolazione dell’agro aversano e del litorale domizio. Più volte hanno manifestato gratitudine per ciò che l’Esercito sta facendo. Ad esempio fermandosi ai posti di controllo anche solo per stringere la mano ai soldati o portare loro un caffé. Ma voglio ricordare – ha aggiunto – l’affetto dimostrato dai giovani di Casal di Principe che qualche mese fa aveva scritto una lettera di ringraziamento ai paracadutisti. Da tale sodalizio è derivato un reciproco interessamento, sfociato in una sincera amicizia con noi fanti aeromobili”.

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