Cineclub, in programmazione i due film sul “Che”

di Redazione

 CASAGIOVE. Anche il Cineclub Vittoria aderisce all’iniziativa dell’Anec e devolve l’intero incasso di giovedì 23 aprile in favore delle popolazioni terremotate dell’Abruzzo.

Giovedì 23 Aprile L’ultimo pulcinella di Maurizio Scaparro (Orario spettacoli: 16.00 – 18.30 – 21.15).

I film del “Che” al Cineclub Vittoria

Da venerdì 24 a martedì 28 aprile Che – L’argentino di Steven Soderbergh Con Benicio Del Toro (Palma d’Oro a Cannes 2008) – Durata 130′

Da giovedì 30 aprile a martedì 5 maggio Che- Guerrilla di Steven Soderbergh Con Benicio Del Toro (Palma d’Oro a Cannes 2008) – Durata 132′ Orario spettacoli: 16.00 – 18.30 – 21.15 (Anche festivi)

Attenzione alla programmazione di martedì 28 aprile

ore 16.00 – 18.30 – 22.00 Che – L’argentino

ore 20.45 Presentazione del documentario Liberatori – Liberati di Felicio Corvese

Il documentario, per il quale la segreteria generale del Quirinale ha fatto pervenire una nota di vivo apprezzamento del Capo dello Stato, propone tre vicende particolarmente drammatiche e significative riguardanti gli anni della lotta di liberazione italiana dal nazifascismo. Si tratta delle storie di due cittadini casertani, Paolo Bernardi e Vincenzo Limongi, e del cittadino di Faicchio, in provincia di Benevento, Giuseppe Crocco. Paolo Bernardi e Vincenzo Limongi sono stati testimoni oculari e vittime di due degli episodi più tragici dell’occupazione nazista del Casertano. L’uno, catturato a Garzano, insieme ai fratelli Correra ed ai fratelli Quarto, fu presente in tutta la tragica sequenza degli avvenimenti che portarono dall’uccisione del soldato tedesco sulla collina di S. Michele, tra Caserta e Maddaloni, alla strage dei salesiani a Garzano e all’eccidio di Ruviano, dal quale, per una pura casualità, uscì salvo (l’episodio che lo riguarda si intitola appunto “Cinque di dieci” perché dei dieci ostaggi, alla fine, ne furono fucilati cinque); l’altro, la cui vita è rimasta profondamente segnata da quell’esperienza, fu rinchiuso a Bellona nella chiesa di S. Michele, la “Cappella della morte”, durante il rastrellamento del 7 ottobre del 1943 che precedette la strage, ma fu miracolosamente tratto in salvo da un militare tedesco che Limongi aveva conosciuto quando frequentava il ginnasio a S. Maria C. V.. La terza storia è quella di un “liberatore”, Vincenzo Crocco, carabiniere-partigiano in Liguria con il nome di “Caramba”, che racconta la difficile scelta di unirsi ai partigiani e la lotta, strenua e disperata, contro i nazifascisti, le spie, la fame ed il freddo fino alla liberazione di Genova. Alla realizzazione del video, che ha la durata di 50’e utilizza anche molti filmati di repertorio originali, hanno collaborato: Pino Angelone (montaggio e documenti filmati), Toni De Angelis (riprese), Marco De Angelis (documentazione archivistica), Dario Corvese (grafica) Alessio Maione (musiche), Tania Coleti (voce narrante), e, peri testi originali, Ida Alborino e Stella Eisemberg.

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