Partorisce in ospedale e viene denunciata per clandesinità

di Redazione

NAPOLI. Partorisce all’ospedale Fatebenefratelli di Napoli e i medici la denunciano perché clandestina in virtù della facoltà concessa dalla nuova norma contenuta nel pacchetto sicurezza varato dal governo.

La protagonista della storia, raccontata oggi da Repubblica, si chiama Kante, 25 anni, in Italia da due anni, da quando un commando di uomini delle “milizie governative” della Costa d’Avorio hanno ucciso suo marito. Al suo arrivo ha chiesto lo status di rifugiato politico che non ha ancora ottenuto.

“Il giorno del parto – racconta la donna – in ospedale mi hanno chiesto i documenti ma non è bastata la fotocopia del passaporto e la richiesta di soggiorno ormai scaduta e così per oltre dieci giorni mi hanno tenuta separata dal mio bambino”.

Il piccolo non è stato quindi allattato dalla madre ed è stato dimesso con lei solo quando all’undicesimo giorno la questura di Napoli ha confermato l’identità della donna che vive nel quartiere napoletano di Pianura.

Ma dai medici del Fatebenefratelli arriva una smentita: “Non abbiamo mai denunciato nessun clandestino. – si legge in una nota della direzione sanitaria – Dopo il parto era necessaria una dichiarazione di nascita ma la donna non aveva i documenti validi. Abbiamo quindi chiesto alla polizia l’identificazione, non l’abbiamo denunciata”.

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