Ex Macello ‘a pagamento’, Centro Rosselli: “Ragioniamo”

di Redazione

Ex Macello AVERSA. Il centro-studio “Carlo Rosselli” interviene nella polemica sul pagamento relativo all’uso delle sale pubbliche dell’ex Macello, recentemente stabilite e deliberate dall’amministrazione comunale.

Vogliamo innanzitutto ricordare che, in tempi non sospetti, abbiamo sempre plaudito all’Amministrazione comunale allorquando ha dichiarato di voler ridurre drasticamente i miserabili e clientelari contributi-elemosina ‘a pioggia’ alle varie associazioni locali, ma lo abbiamo fatto sempre e solo in virtù di un auspicato suo impegno all’offerta di servizi e spazi pubblici di espressione alle stesse associazioni che attualmente, tranne le sale dell’ex Macello, non dispongono di alcunché.


Oggi sulla questione delle assurde tariffe d’uso applicate a tale ultima struttura pubblica, il sindaco Ciaramella e l’intera Amministrazione comunale sono in evidentissima difficoltà e, francamente, non vorremmo essere nei loro panni.


Tuttavia, a parte le recenti e discutibilissime norme di legge emanate per gli Enti locali dal Governo Berlusconi (norme che stanno creando imbarazzi e problemi alle stesse amministrazioni di centrodestra), crediamo che da parte degli amministratori aversani sia del tutto insufficiente e non convincente la “giustificazione” dell’imposizione delle tariffe d’uso dell’ex Macello a parziale copertura dei suoi costi di gestione.


Il motivo di questo nostro giudizio è semplicissimo: con tali tariffe (dai 200 ai 300 euro al giorno, più il paradossale versamento per una polizza assicurativa per la responsabilità civile che, a regola di ‘normalità’, spetterebbe al Comune!) i cittadini aversani e le associazioni locali senza fini di lucro si guarderanno bene, da oggi in poi, dal richiedere l’uso delle sale dell’ex Macello, specie in questi cupi tempi di crisi economica.
Tutto ciò considerando anche e soprattutto che le stesse tariffe dell’ex Macello, con annessi e connessi ed a parità di spazi e servizi, risultano mediamente più alte dei prezzi praticati dai privati che offrono strutture simili sul territorio cittadino e circondario….non dimentichiamo, infatti, che su Aversa convergono anche molte iniziative associative dell’Agro aversano. Dobbiamo forse pensare che sull’originalissimo ‘pianeta Aversa’ una struttura privata è più conveniente di una pubblica?


Appare chiaro, quindi che, a queste condizioni, le sale dell’ex Macello saranno del tutto abbandonate a loro stesse e quindi in gran parte inutilizzate e così l’amministrazione comunale non riuscirà a coprire neppure in minima parte le pressoché inutili spese di gestione! Per la serie: ‘Incastriamoci da soli!’.


Sarebbe stato invece più saggio ed equo economizzare in altri settori e prevedere un contributo minimo per l’uso dell’ex Macello (poche decine di euro con polizza assicurativa necessariamente a carico del Comune) incentivando cittadini ed associazioni a produrre tutte le loro iniziative ed incontri senza fini di lucro presso la stessa struttura.


Ma dobbiamo forse concludere che saggezza e buon senso, oltre al raziocinio, siano diventate merce rara in questa città ed in questo Agro?


Su tale caso invitiamo, dunque, la cittadinanza ed il mondo associativo locale ad aprire subito un forte e deciso confronto pubblico con l’Amministrazione comunale. Non possiamo permettere che la materiale privazione dell’uso dell’ex Macello (ricordiamolo sempre: unico spazio pubblico disponibile cittadino e non solo!) decreti la lenta agonia della stragrande maggioranza delle iniziative associative, culturali, artistiche e sociali del nostro già degradato e depresso Agro aversano. (Centro Studio “Rosselli”)
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