Cooperative per disabili faranno la cioccolata

di Redazione

Antonio TessitoreVILLA LITERNO. Dal primo aprile cinque ragazzi di Villa Literno saranno impiegati presso delle cooperative di disabili che effettuano lavori di artigianato: con la cioccolata, la cartapesta, la cera ed altri materiali di arte povera.

Il loro coinvolgimento si deve ad un progetto di formazione al lavoro per portatori di handicap attivato dal Distretto 37 dell’Asl Ce2, diretto da Elisabetta Schiavone, e recepito dall’amministrazione comunale, in particolare attraverso l’ufficio socio assistenziale diretto da Pierina Elia.

I ragazzi saranno impegnati per un anno ricevendo un contributo mensile per il loro impegno: contestualmente diventeranno soci della cooperativa e potranno vendere i loro prodotti. “Alcune cooperative hanno già trovato dei compratori – fanno sapere dallo staff di Angelo Reccia, dell’ufficio socio sanitario, referente dell’iniziativa per il distretto – e il nostro obiettivo a lungo termine è che si trasformino in vere e proprie attività produttive, per poi allestire un punto vendita dei prodotti realizzati grazie a questo progetto”.

Tutto nasce da un bando Asl del 2002 attraverso il quale sono stati coinvolti vari soggetti del terzo settore locale per mettere in atto dei piani terapeutici di zona; uno di questi era appunto legato alla formazione al lavoro dei cittadini diversamente abili. Nel Distretto 37 – che abbraccia i territori dell’agro aversano – sono coinvolti 25 ragazzi, in cinque diversi progetti (laboratorio di arte terapia, cioccolata, carta e cartapesta, giocattoli in legno, cera ed arte presepiale). Il beneficio è doppio: oltre ad imparare un mestiere spendibile nel futuro, la terapia occupazionale influisce positivamente sullo stato di salute psicofisica e relazionale della persona coinvolta.

“E’ questa la strada giusta – dice l’assessore Antonio Tessitore (nella foto), assessore alla Disabilità del Comune di Villa Literno – non ho seguito dall’inizio il progetto ma sono fortemente convinto che l’inclusione sociale sia la migliore terapia possibile di fronte a certe difficoltà: ai promotori e ai professionisti che rendono possibile queste attività il mio sentito ringraziamento”.

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