Verso il Pdl, Marino: “Saremo il partito del popolo”

di Redazione

Raffaele MarinoTRENTOLA DUCENTA. Il consigliere comunale di “Libertà con il Polo”, Raffaele Marino, esprime le proprie considerazioni sul processo di costituzione del Popolo della Libertà in provincia di Caserta.

La provincia di Caserta, e con essa i Comuni che ne fanno parte, sono da tempo sottoposti ad un azione di sgretolamento della politica, dei partiti e delle istituzioni. Tale azione nel corso del tempo ha prodotto degli effetti negativi sui cittadini e sulle persone che quotidianamente vivono in mille difficoltà, crisi economica, perdita di posti di lavoro, mancanza di una seria programmazione di sviluppo sia da parte della Regione Campania, sia da parte dell’amministrazione provinciale di Caserta, insicurezza da parte dei cittadini in un territorio martoriato dalla criminalità organizzata, forte mancanza di investimenti da parte sia degli imprenditori che di operatori economici in genere, mancanza di una seria programmazione per la realizzazione di infrastrutture e di opere pubbliche che possano finalmente far decollare la provincia di Caserta e con essa la Regione Campania.

Una sanità pubblica che in provincia di Caserta e in tutta la Campania brilla per la sua inefficienza e per il suo deficit finanziario, un mondo del lavoro che diventa nel nostro territorio sempre più insicuro e incerto, dove il precariato la fa da padrone e dove non è possibile garantire un futuro certo e sicuro per le giovani coppie. Quindi, in un sistema sociale caratterizzato da grandi difficoltà, si è venuto a creare un profondo scollamento tra la politica e la gente, tra i cittadini e le istituzioni.

Il partito del Pdl dovrà nei suoi propositi essere soprattutto un grande contenitore, un laboratorio in piena evoluzione di idee e di proposte da mettere in campo quotidianamente per il benessere collettivo e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Dovrà saper coniugare le esigenze dei cittadini con la programmazione e lo sviluppo del territorio, essere capace di recepire messaggi, stimoli, forze, e di mettere in campo nel corso del tempo, idee innovative nella politica, nell’economia, nel sociale, nella cultura, ma soprattutto dovrà riappropriarsi del proprio ruolo di grande partito popolare, riformista, liberale, e quindi ristabilire un contatto diretto con i cittadini. Dovrà insieme alle istituzioni contribuire a creare azioni forti di contrasto alla criminalità organizzata e di controllo del territorio.

Il Pdl dovrà essere il partito dei cattolici, dei riformisti, dei liberali, della famiglia, della gente comune, dell’operaio, dell’imprenditore, ma soprattutto il partito dei giovani, i quali consapevoli delle proprie capacità, forti del proprio ruolo di essere partecipi ad un cambiamento e ammodernamento delle istituzioni, e ad un forte rinnovamento della vita politica.

La provincia di Caserta vive da anni di problemi mai affrontati e mai risolti, dove le forze politiche di centrosinistra che hanno governato il nostro territorio e la Campania non hanno saputo dare quelle risposte concrete sia in materia di sviluppo, sia dal punto di vista sociale, sia sotto il vero assetto della programmazione e hanno determinato il fallimento della politica regionale.

Pertanto, il partito del Pdl, di cui ci sarà la costituzione a breve, dovrà essere un partito responsabile e rinnovato capace di mettersi in discussione sui grandi temi che attanagliano il nostro territorio (sicurezza, famiglia, lavoro, sviluppo, occupazione), ma deve farlo senza perdere mai di vista il proprio ruolo di essere un partito popolare, cioè un partito che nasce dal popolo, ed esercita la sua azione per il popolo, dovrà essere forza di governo nei vari livelli istituzionali, partendo dal governo centrale dove già questo ruolo viene esercitato egregiamente dal presidente Silvio Berlusconi, dalle regioni, alle provincie e ai comuni. Non dovrà commettere l’errore di chiudersi a riccio come hanno fatto gli altri partiti, che ne ha determinato il loro fallimento, ma bensì di aprirsi a 360 gradi e di confrontarsi quotidianamente con tutte le forze presenti sul territorio ma soprattutto con la base e con il suo elettorato.

Concludo facendo i miei auguri a questa nuova casa comune dei moderati che sta per sorgere, che vede accomunati insieme, con gli stessi valori ed obiettivi, sia gli amici di Forza Italia che quelli di Alleanza Nazionale. (Dr. Raffaele Marino)

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