Ferdinando Imposimato a Trentola Ducenta il 6 marzo

di Redazione

Ferdinando Imposimato TRENTOLA DUCENTA. Il Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione, Ferdinando Imposimato arriva in città venerdì 6 marzo, per partecipare al ricordo del fratello Francesco, barbaramente ucciso per vendetta trasversale dalla camorra.

La manifestazione inserita nel percorso dei “Cento Passi verso il 19/21 marzo” serve a preparare la 15esima Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno, nell’anniversario dell’uccisione di una altro martire di camorra, don Peppino Diana.

Quello che accade la sera dell’11 ottobre del 1983, l’uccisione di Franco Imposimato, impiegato alla Face Standard, uomo mite e il ferimento grave della moglie, viene riportato la mattina dopo da una telefonata anonima alla sede napoletana dell’Ansa : “E’ stato ucciso il fratello del giudice boia”.

L’assassinio avviene per mano della camorra di Casal di Principe, che stavolta si allea alla Banda della Magliana e ai soliti compari siciliani, questo quando afferma nelle sue dichiarazioni il pentito Carmine Schiavone. Le colpe del giudice sono le forti azioni di inchiesta nei confronti di Mario Algialoro.

Prima scelta doveva essere proprio Ferdinando Imposimato, poi si scelse il fratello, obiettivo molto più facile, toccò alla camorra di Bardellino e Nuvoletta fare il favore ai siciliani., anche se il piacere era reciproco, visto che all’epoca Franco Imposimato si batteva contro le cave di Maddaloni, di cui erano padroni proprio i casalesi. Giudice Istruttore del “caso Aldo Moro” dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II, dell’assassinio di Vittorio Bachelet e degli omicidi dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione, fanno a primo impatto Ferdinando Imposimato uomo scomodo a troppi.

In prima linea contro il terrorismo italiano, ma capace di grandi intuizioni investigative, vedi il caso Michele Sindona. Nel 1981 avvia procedimenti penali contro la Banda della Magliana, ma anche contro prelati, finanzieri, usurai, costruttori, politici ed amministratori locali. Consulente all’Onu e impegnato nella difesa dei diritti umani, nel 1987 viene eletto senatore e nel 1992 deputato, come indipendente di sinistra.

Conosce Trentola Ducenta per essere stato altre volte in città ma stavolta arriva in occasione di questa importante giornata, l’ennesima che si svolge su questo territorio. La manifestazione arriva infatti dopo il Consiglio Comunale che ha argomentato sulle problematiche collegate alla forte presenza cammorristica in città prima dell’arresto del latitante Giuseppe Setola, poi arrestato, ma anche dopo la presentazione del libro “La Bestia” di Raffaele Sardo ai giovani del locale Liceo Scientifico e della Scuola Media e al ricordo di solo qualche giorno fa di Attilio Romanò, altra vittima innocente di camorra, voluto dalla dirigenza della stessa Scuola Media “San Giovanni Bosco”,un impegno costante e continuo che l’amministrazione comunale sta sostenendo con forza.

Imposimato arriva alla Casa Famiglia “La Compagnia dei Felicioni” di via Romaniello alle ore 16, quindi alle 16.30 vi sarà l’accensione della fiaccola che sarà portata al Comune. Nell’Aula Consiliare alle 17 il giudice incontra i bambini. Dalle 17.30 saranno gli scouts e i giovani di Libera, l’associazione che è il motore della Giornata Nazionale, a continuare con animazioni nel cortile del Palazzo Marchesale. Protezione Civile di Trentola Ducenta ed Associazione “Sana e Robusta Costituzione” provvederanno a supportare il pomeriggio.

Nella mattinata nelle scuole elementari vi sarà la proiezione del film dedicato a Iqbal il piccolo sindacalista pakistano ucciso per la sua attività a favore degli oppressi. La lunga camminata dei cento passi porta al traguardo del 19 marzo, quando a Casal di Principe forte sarà il ricordo di don Peppino Diana e del 21 marzo, allorquando Napoli ospiterà il ricordo di tutte le vittime di camorra e mafia, un lunghissimo corteo con i nomi della brava gente, morta per difendere la dignità di essere donne ed uomini di un paese libero.

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