Sicurezza, Menale chiede la videosorveglianza

di Redazione

Luigi Menale TEVEROLA. L’hanno violentata per mesi, dopo che nel 2002 una ragazza di soli 16anni fu rapita da due suoi concittadini marocchini.

La vittima è stata costretta ad un mese di prigionia tra Teverola, Casaluce, Caserta e Brescia ma questi continui spostamenti non hanno scoraggiato le ricerche dei due colpevoli. Proprio nel giorno della Festa delle Donne il loro arresto.

“E’ una notizia – commenta il consigliere del Pdl Luigi Menale – che se da un lato ci incoraggia a credere sempre di più nelle forze armate, che nonostante il tempo trascorso dall’anno del rapimento non hanno mai interrotto le indagini, dall’altro ci preoccupa perché fino ad ora credevamo che il problema delle violenze sulle donne non riguardasse il nostro territorio. Anche qui, come a Roma, aumentano di giorno in giorno gli immigrati clandestini che delinquono rendendosi colpevoli anche del più riprovevole dei reati: lo stupro di una donna. Voglio sottolineare – continua Menale – che avrei condannato la cosa anche se fosse stata compiuta da un italiano, perché condanno tutti quelli che non rispettano la legge. Questo episodio non deve più ripetersi e deve spronare l’Amministrazione a rendere la nostra città più sicura. Chiediamo, oltre al poliziotto di quartiere, che è fisicamente vicino al cittadino in difficoltà, anche un servizio di videosorveglianza almeno delle zone più rischiose, perché tutti possano sentirsi più sicuri e vivere nella certezza che nulla accada soprattutto a figlie, madri e sorelle. I fondi per tutti questi servizi per la sicurezza del cittadino ci sono,basta solo utilizzarli e schierarsi dalla parte del cittadino, avendo a cuore la sua sicurezza e la legalità”.

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