Via Cardoni, i residenti rischiano di rimanere senza acqua

di Redazione
 SUCCIVO. I residenti della zona Cardoni rischiano di
rimanere senza acqua. Infatti, il 31 marzo, il confinante Comune di Gricignano
ha annunciato, con un manifesto pubblico, che provvederà al distacco
della fornitura idrica ai residenti del rione Cardoni facente parte del Comune
di Succivo.

Insomma, come si suole dire, piove sul bagnato, visto che gli
abitanti di questa zona già sono costretti a subire una situazione ambientale
fortemente penalizzante. Ricordiamo che la zona Cardoni è un quartiere sorto ai
confini con Cesa e Gricignano, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 in modo del
tutto abusivo. Abitazioni nate senza regole, oggi si ritrovano del tutto prive
di sevizi minimi e delle infrastrutture, mancano strade, fogne, illuminazione
eccetera.

Tuttavia, gli abusi sono stati
condonati e i residenti da anni pagano regolarmente le tasse e da anni chiedono
alle amministrazioni comunali che si sono succedute di provvedere a risanare la
zona senza tuttavia ottenere nulla. Così, tra qualche giorno, oltre a non avere
strade e illuminazione, rischiano di trovarsi anche senza acqua. Il fatto è che
l’intero quartiere attinge l’acqua dalla rete idrica di Gricignano, poiché il
Comune di Succivo non ha mai provveduto a realizzarne una propria rete, e
quella esistente è nata in seguito agli allacci abusivi perpetrati nel tempo.

Ma, essendo questi cittadini residenti a Succivo, il Comune di Gricignano
non può controllarli e né chiedere il pagamento dell’acqua, da qui la decisione
di staccare le utenze dalla propria rete idrica.

“Non voglio entrare nel merito
della scelta del Comune di Gricignano – ha esordito il consigliere di minoranza
Salvatore Perrotta che da anni si
batte per dare dignità a questo quartiere -, ma voglio capire che intenzione ha
il Comune di Succivo per evitare che decine di famiglie restino senza l’acqua.
A mio parere – ha aggiunto – non bisogna perdere ulteriore tempo ed è
fondamentale avviare un tavolo di concertazione con l’amministrazione di
Gricignano, per trovare una soluzione, come del resto hanno fatto Cesa ed
Aversa per una simile vicenda legata al Rione Bagno”.

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