Itc ‘Galilei’, Don Ciotti posa la prima pietra

di Redazione

 SPARANISE. Alla posa della prima pietra per l’avvio del secondo lotto dei lavori del nuovo Istituto Tecnico Commerciale e Turistico “Galilei”, ieri mattina, c’era una vera e propria folla di personalità. E non solo politiche.

Un parterre d’eccezione per sottolineare, se ce ne fosse ancora bisogno, il valore simbolico di questa inaugurazione: una scuola (la prima in Campania) costruita direttamente su un terreno confiscato alla camorra. Una scuola che è diventata metafora di giustizia, di legalità ma anche di speranza per i nostri giovani bisognosi di valori forti in cui credere.

Alla suggestiva cerimonia,cui ha presenziato don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, con la Preside Donatella Mascagna e l’ex sindaco Salvatore Piccolo, c’erano il Presidente dimissionario della Provincia Sandro De Franciscis, il Prefetto Monaco, il commissario prefettizio Orabona, l’assessore provinciale alla P. I. Nicola Ucciero, l’ex consigliere provinciale Amilcare Nozzolillo e gli amministratori uscenti Salvatore Fattore e Pasquariello. E poi ancora i comandanti provinciali dei Carabinieri (colonnello Carmelo Burgio), della Guardia di Finanza (Francesco Saverio Manozzi) ed i tecnici che hanno realizzato l’ambizioso progetto: architetto Nuzzo, l’ing. Diana, il geometra Rotondo Giovanni. “Dei signori, ha detto Amilcare Nozzolillo, hanno preso le nostre terre senza darci alcun lavoro. Oggi, questo riprenderci la nostra terra può significare un riscatto per il domani e tutti possono dire: “Questa è terra mia”. “Sono emozionato, ha continuato il Prefetto Monaco, perché oggi è una giornata importante per tutti noi. Io sono per metà siciliano e sono molto affezionato a questa terra”.

 Don Luigi Ciotti, poi, ha parlato ai studenti presenti del procuratore antimafia Beniamino Caponnetto: “Un giorno Caponnetto disse che la mafia, teme più la scuola, la formazione che ogni altra cosa, perché il conoscere i propri diritti e doveri ci rende più responsabili. Perciò questo per me è un momento di gioia e di festa. Ma penso anche alle forze dell’ordine perché conosco i sacrifici, la fatica che sopportano per una confisca. Pensate che in Italia su 1091 aziende confiscate, solo 74 di esse sono sopravvissute. Allo stesso modo molti dei 9000 beni confiscati sono sotto ipoteca bancaria, le banche li mandano all’asta e se li riprende la criminalità. In ultimo penso a voi giovani studenti, affinché al termine della scuola possiate trovare un lavoro”.

“Questa è l’ultima inaugurazione che io potrò fare – ha concluso il presidente De Franciscis- per la fine del mio mandato e questa manifestazione di Sparanise è per me un privilegio. Ringrazio pertanto tutti gli ex assessori e consiglieri provinciali presenti, don Ciotti, i comandanti Bugio e Manozzi, e l’assessore Ucciero perché questa amministrazione provinciale potrà essere ricordata per tutto quello che ha fatto a favore della scuola: siamo usciti dalla fittanza, abbiamo messo in sicurezza 96 plessi scolastici e 50 istituti secondari”. Al termine dei discorsi, la posa della prima pietra: l’assessore Ucciero ha murato nel cemento una pergamena con sopra scritto: “Le istituzioni sono più forti della violenza”.

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