Valeria Marini “Il Teatro Garibaldi è una meraviglia”

di Redazione

Valeria MariniSANTA MARIA C.V. Pienone per la seconda replica di “Sala d’Attesa” del regista Patrizio Ranieri Ciu, domenica sera presso il teatro Garibaldi. In molti sono stati costretti a rimanere fuori, perché non c’era posto neppure nel loggione.

La terza produzione interna del Teatro Garibaldi dell’associazione culturale “AlidellaMente” Fabbrica Wojtyla ha scosso gli animi degli spettatori, incantati dai testi, dalle musiche e dalle coreografie dello spettacolo che ha tenuto tutti ben attenti, fino all’ultimo istante. I momenti di grande pathos sono stati sapientemente alleggeriti dai balletti e dalle canzoni che hanno dato un po’ di fiato allo spettatore rapito dalla bravura dei numerosi attori, professionisti e non.
Madrina della serata l’attrice Valeria Marini, arrivata per assistere allo spettacolo insieme al regista napoletano Giancarlo Nicotra. La sua presenza ha messo in movimento la platea che l’ha accolta con grande calore. La Valeriona nazionale non ha potuto non manifestare la meraviglia nell’entrare in un teatro quale è il Garibaldi, che può competere con i più grandi teatri d’Italia, per bellezza e per struttura. La nota attrice non si è sottratta ai complimenti del pubblico maschile che ha apprezzato la sua avvenenza e la sua mise da sera e per le foto per l’occasione ha scelto un’artista sammaritano, Enzo Patria che l’ha immortalata in alcuni dei suoi momenti più belli. Una Valeria commossa alla fine dello spettacolo e tra un caffè veloce e una ripassata al look per far risplendere ancor di più le sue labbra carnose ha accettato di sedersi, accavallando le sue interminabili gambe, per una breve intervista.

Cosa pensa del teatro Garibaldi?
“Non sapevo che la città di Santa Maria Capua Vetere aveva un tale gioiello di teatro, ne sono davvero meravigliata, non da meno è stato lo spettacolo. Superbo! Devo dire!

Le è piaciuto lo spettacolo?
“Il lavoro di Patrizio Ranieri Ciu è struggente, profondo. Una vera denuncia contro le violenze subite dalle donne, ma una denuncia fatta in un luogo protetto come il teatro, dove la rappresentazione ci mette al riparo ma ci fa capire che fuori esiste purtroppo una tragica realtà che vede vittime centinaia di donne. Neppure i bambini sono immuni da questo dolore. Lo spettacolo che mi ha tenuto sempre con il fiato sospeso e che mi ha profondamente commossa. Bravissimi gli attori, bravissimi i cantanti. La coreografia, poi, è servita a far rilassare lo spettatore. Ho visto tutti attenti in sala e molte donne anche in lacrime. Questo vuol dire che lo spettacolo è piaciuto davvero a tutti.


La violenza sulle donne è diventato un tema attualissimo in questo ultimo periodo, tante le vittime del comportamento maschilista degli uomini, crede lei che la cultura è sufficiente per combattere questo dramma ancestrale?
“In generale la violenza è in senso assoluto, non solo contro le donne. Servono i dibattiti, nuove leggi più severe, una maggiore denuncia sociale, ma fatta in modo consono, perché non deve diventare spettacolo come succede a causa dei mass media. Oggi la donna è totalmente emancipata non ha più bisogno di dimostrare che è al pari dell’uomo, rispetto al passato oggi ci sono molti strumenti, sostegni, e credo che un giorno si riuscirà a debellare questa mentalità. Per questo serve anche l’arte del teatro ed è ciò che ha fatto questa sera Patrizio Ciu con la sua opera”

Non crede che c’è bisogno anche di un maggior impegno politico e della famiglia soprattutto?
“La famiglia in primo luogo, anche perché è dove si consuma il maggior numero di violenze sulle donne, bambine stuprate dai padri, mogli vittime di uomini padroni che hanno in pugno il destino delle loro donne. L’impegno politico e civile serve per realizzare nuove strutture, nuovi centri di accoglienza dove la donna può trovare rifugio anche con i propri figli se necessario, perché solo così potranno sentirsi sicure e denunciare i loro carnefici”.


Temi tutti affrontati domenica sera nello spettacolo alla fine del quale sul palcoscenico si è svolto anche un acceso dibattito al quale ha preso parte la stessa Marini, insieme al regista Giancarlo Nicotra, a Giuseppe Cirillo, fondatore della lista Preservativi Gratis, al consigliere regionale Giuseppe Stellato, al consigliere Comunale Enrico Monaco, a Lella Palladino, responsabile dell’associazione “Eva”. Moderatore dell’incontro l’editore Pasquale Piccirillo. Sul palco anche il regista Patrizio Ranieri Ciu insieme a tutta la compagnia degli attori per ricevere uno scrosciante applauso del pubblico che è rimasto fino alla fine.

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