Cinque per mille per sostenere spesa servizi sociali

di Redazione

servizi sociali SANTA MARIA CV. Rimane alta e costante l’attenzione degli amministratori locali di Santa Maria a Vico verso il settore dei servizi sociali. Al fine di rafforzare la carrellata delle iniziative, già intraprese in questi anni di amministrazione targata Adriano Telese, …

… e ulteriormente rafforzate nel bilancio appena dispensato dalla giunta, a sostegno delle fasce deboli, il governo cittadino avvisa la cittadinanza che è possibile destinare il 5 per mille delle loro trattenute Irpef al Comune di residenza per sostenere la spesa per i servizi sociali. “Si tratta di un’opportunità – informano il sindaco Adriano Telese e l’assessore alle Politiche sociali Maria Luigia De Lucia – che consentirà al comune di dare più ampio respiro economico ai progetti sociali in corso e di avviarne nuovi, a fronte dei tagli effettuati al fondo nazionale per le politiche sociali che viene ripartito tra i comuni e che negli ultimi due anni è stato dimezzato. Il 5xmille non sostituisce l’8 per mille, ma si aggiunge ad esso. Il destinatario di questa ulteriore quota, pari al 5 per mille, della dichiarazione dei redditi cambia. Invece di andare allo Stato, tale quota sarà assegnata al comune di residenza. Si potrà quindi sottoscrivere tanto l’8 per mille (per esempio per la chiesa cattolica o per altre confessioni religiose), quanto il cinque per mille. Come fare per scegliere di destinare al vostro comune il 5 per mille? Basta firmare sul modulo allegato a tutti i modelli della dichiarazione dei redditi nel riquadro che riporta la scritta “Attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente”. Se non si firma il riquadro, i fondi andranno allo Stato, perché saranno assegnate ai comuni esclusivamente le quote di 5 per mille dei contribuenti che avranno fatto la loro scelta, firmando. Se si firma per il proprio comune, i fondi resteranno a disposizione della propria comunità: è una cosa semplice che non consta niente di più di quel che il cittadino dovrà versare. Se non si firma non si risparmia niente e non si aiuta nessuno”.
Per chi volesse saperne di più può rivolgersi all’Ufficio Politiche sociali del comune vicano.

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