Centro di Identificazione, il Pd si mobilita con Graziano

di Redazione

 SAN NICOLA LA STRADA. “Se non fosse stato per il Partito Democratico, nella mia persona, a presentare per primi una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Maroni, i parlamentari del centrodestra erano ancora dormienti”.

Ha iniziato così ieri mattina, presso la sede cittadina del Pd in via Bronzetti, la conferenza stampa dell’onorevole Stefano Graziano in merito alla sciagurata ipotesi dell’apertura di un Cie (Centro per l’Identificazione ed Espulsione degli immigrati clandestini che sbarcano sul territorio italiano) a due passi dalla Reggia di Caserta (dichiarata patrimonio dell’Umanità dell’Unesco) e attigua alla città di San Nicola La Strada. In una sala molto affollata non solo di iscritti ma anche di semplici cittadini che volevano ascoltare dalla viva voce dell’onorevole Graziano cosa intende fare il Pd in merito, Graziano ha tracciato una situazione a tinte fosche.

“Mi fa piacere – ha aggiunto – sentire che il sindaco Pascariello si è mosso in diverse direzioni (ha scritto due lettere, una a Maroni ed una al Ministro Bondi), ma urge la mobilitazione della gente, alla quale non mancherà certo il sostegno, non solo morale, del Pd. Già nel corso della settimana – ha detto rivolto all’Assessore provinciale all’Ambiente, Lucia Esposito, al segretario cittadino del Pd, Vito Marotta, ed al capogruppo consiliare, Giuseppe Celiento, presenti alla conferenza stampa – sarebbe opportuno convocare una grande assemblea di cittadini della conurbazione per far comprendere loro il grave scempio che il Governo Berlusconi vuole portare avanti sul Cie a Caserta. Già mercoledì scorso si è riunito il Comitato nazionale che avrebbe dovuto stabilire dove costruire i Cie, ma, grazie alla mia interrogazione, il Comitato non ha ancora deciso nulla. Le convergenze del centrodestra casertano – ha sottolineato Graziano – devono essere sincere e senza ambiguità (volendo così sottintendere che a parole sono contro la costruzione del Cie alle “casermette”), ma nei fatti lavorano affinché si faccia. Questo Cie a due passi dalla Reggia è una pura follia. Inoltre, non viene rispettato alcun criterio previsto dalla legge. La battaglia è all’inizio. Ho trasmesso la mia interrogazione a tutti i parlamentari italiani affinché la firmino. Mercoledì prossimo sarò in gradi di dire quanti e quali sono i parlamentari che l’hanno sottoscritta. In questo caso – ha aggiunto l’esponente casertano del Pd – farò nomi e cognomi, così che la gente sappia quali parlamentari eletti nella provincia di Caserta hanno firmato o meno la mia interrogazione. Sul tema dell’immigrazione bisogna essere molto chiari, vedo, invece, da parte del Governo molta ambiguità. Qual è la vera politica del Governo Berlusconi in materia di immigrazione? La legge Turco – Napolitano prevedeva i Cie ma la legge Fini – Bossi ne ha stravolto il senso ed il contenuto. Pensate se una volta costruito il Cie nelle casermette si scatenasse la rivolta che c’è stata ultimamente a Lampedusa. Il viale sarebbe pieno di forze dell’ordine, e vigili del fuoco, immigrati che potrebbero scappare”.

Il pubblico presente ha detto chiaramente all’onorevole Graziano che bisogna evitare che una simile eventualità possa accadere. Insomma, Caserta – San Nicola non sono e non debbono diventare la “Guantanamo” italiana.

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