Mondragone commemora i fratelli Bencivenga

di Redazione

 MONDRAGONE. Nella giornata di sabato 14 marzo presso il cimitero comunale si è tenuta una breve ma toccante cerimonia di commemorazione dei fratelli Bencivenga alla presenza di autorità politiche e militari.

Erano presentirappresentanti della Questura di Caserta, della Compagnia Carabinieri di Mondragone, il cappellano della Scuola di Polizia diCaserta. Per il Comune di Mondragone erano presenti il vicesindaco Alessandro Rizzieri e gli assessori Francesco Lavanga e Giuseppe Iandico.

Vincenzo Bencivenga venne ucciso il 16 Marzo 1992 a Sommacampagna (VR) insieme al collega Biondani Ulderico durante un conflitto a fuoco con un latitante che stavano cercando di arrestare.Idue agenti, appartenenti alla Squadra Mobile di Verona, dopo avere scoperto l’abitazionedel latitante, che doveva scontare sei anni di carcere, tentarono di bloccarlo sulla porta di casa, ma il ricercato alla vista dei poliziotti aprì il fuoco con una pistola freddando prima l’agente Biondani e poi ferendo mortalmente l’agente Bencivenga che rispose sparando altri due colpi e colpendo il criminale, uccidendolo. L’agente Bencivenga morì prima dell’arrivo delle ambulanze. Entrambi gli agenti erano sposati e Biondani era padre di una bambina in tenera età.

“Il sacrificio dell’agente Vincenzo Bencivenga, che ricordiamo insieme al fratello Valentino, carabiniere deceduto in un incidente stradale – afferma il vicesindaco Rizzieri – è un mirabile e luminoso esempio di dedizione alla legalità. L’Amministrazione Comunale nel mese di novembre 2008 ha già inteso commemorare anche l’agente Paolo Caianello, anch’egli deceduto in servizio. Sono questi i figli migliori di Mondragone, di cui noi tutti, pur nel dolore della scomparsa, portiamo vanto perchè il nostro territorio non può e non deve essere ricordato solo e soltanto per altri motivi legati alla criminalità organizzata. Sono questi gli esempi che dobbiamo ricordare nelle nostre scuole, per avere coscienza della nostra profonda adesione ai temi della legalità, da sempre. Il nostro ricordo quotidiano di vite immolate per la Giustizia e per le Istituzioni, rappresentano un alveo naturale entro cui testimoniare con atti e non solo con dichiarazioni l’alto valore delle Istituzioni a cui si appartiene”.

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