Tremonti: “Un 2009 peggio del 2008”

di Redazione

Berlusconi e TremontiROMA. Il 2009 sarà un anno ancora più difficile del 2008. Lo afferma il ministro dell’Economia Giulio Tremonti durante l’incontro al ministero con i rappresentanti delle imprese e delle banche.

“E’ necessario uno sforzo collettivo. – dice – Governo, imprese, parti sociali, istituzioni bancarie e finanziarie devono agire per ridurre, per quanto possibile, l’impatto della crisi. Gli obiettivi fondamentali sono due: coesione, nella società e conservazione della base industriale”.

Per il ministro il rischio maggiore è la stretta creditizia, che minaccia le imprese e l’intero sistema produttivo. “Questo è il ‘rischio dei rischi’, – spiega – la stretta creditizia in cui si avvitano prima le imprese, poi i lavoratori e infine le stesse banche. In questa fase è, all’opposto, strategico aumentare il credito alle imprese sane, non ridurlo alle imprese in momentanea difficoltà. Assicurare adeguata liquidità può evitare la chiusura di imprese che sono in grado di superare la crisi”. A questo si può arrivare, secondo Tremonti, evitando l’eccesso di burocrazia che “blocca sul territorio circa 100 miliardi di euro”.

E sul tasso dell’8,5% per i bond, commenta: “E’ in malafede chi dice che i bond sono inutili perché il costo è troppo alto. Non bisogna ragionare in termini di indebitamento. Se la rendita è dell’8,5% e la leva è 1 a 15, in termini di costi dovreste prendere l’8,5% e dividerlo per 15”.

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