Stupro Caffarella, test Dna per altri due romeni fermati

di Angela Oliva

parco della CaffarellaROMA. Fermati altri due stranieri, con molta probabilità romeni, per lo stupro avvenuto ai danni di una 14enne lo scorso 14 febbraio nel parco della Caffarella.

I due nuovi sospettati sarebbero già stati sottoposti ad esami specifici tra cui la comparazione dei test del dna trovato sia sul corpo della ragazzina sia sul luogo dove è avvenuta la violenza. Da questi ultimi accertamenti sarebbe emersa una forte probabilità che siano proprio loro i responsabili dello stupro, tanto che, negli ambienti investigativi, hanno parlato di una pista buonissima.

Con la stessa accusa erano stati arrestati anche Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz, per i quali il Tribunale del Riesame, il 10 marzo scorso, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare. I due romeni, però, restano in carcere poiché su di loro gravano altre accuse: calunnia ed autocalunnia per Loyos per che, secondo gli inquirenti, si sarebbe autoaccusato per coprire i veri responsabili dello stupro e un’altra violenza sessuale, ai danni di una donna di 40 anni avvenuta nel quartiere periferico di Roma di Primavalle, per Racz.

“Ce lo aspettavamo. – ha commentato Lorenzo La Marca, il legale di Karol Racz – Sapevamo che la questura stava cercando. Speriamo che ora si chiuda anche l’altra storia, quella di via Andersen, che dipendeva dalle indagini della Caffarella. Spero che adesso non ci siano più atti persecutori”.

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