Stupro Caffarella, il Dna incastra gli altri due romeni arrestati

di Redazione

il luogo della violenzaROMA. Il Dna corrisponde e stavolta pare non ci siano dubbi. Sarebbero Ionut Jean Alexandru, 18 anni, e Oltean Gravrila, 27 anni, due romeni originari della città di Calarasi, arrestati nei giorni scorsi, gli autori dello stupro al parco della Caffarella.

Il loro profilo genetico corrisponde a quello trovato sui vestiti della ragazzina violentata, sui mozziconi di sigaretta sulla scena del crimine e su un fazzolettino. I due, che erano ospitati in un padiglione della vecchia Fiera, a Roma, sono stati riconosciuti dai due fidanzatini vittime della violenza compiuta nel giorno di San Valentino.

In un primo momento erano stati arrestati gli altri due romeni Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz, ma il test del Dna ha dato esito negativo, anche se entrambi sono comunque in carcere per altri motivi. Tra loro e gli ultimi due arrestati non ci sarebbe nessun legame, a parte il fatto che si somiglino molto. Decade, dunque, l’ipotesi che Loyos e Racz stessero proteggendo qualche parente o loro conoscente.

Gli inquirenti sono arrivati ad Alexandru e Gravrila indagando sulle rapine di telefoni cellulari compiute ai danni di minorenni dal 13 al 15 marzo. Il diciottenne era stato fermato due giorni fa, il 18 marzo, per una rapina commessa il 15 febbraio sempre nel parco della Caffarella, mentre il suo complice è stato bloccato dalla polizia a Trieste e già detenuto con l’accusa di ricettazione. Nei loro confronti, adesso, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare per la violenza del 14 febbraio.

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