Piano casa, Berlusconi: “Circola un testo non mio”

di Redazione

Silvio BerlusconiMILANO. “Gli italiani devono avere voglia di reagire, di impegnarsi e magari lavorare anche di più, reagendo a questa influenza americana, a questo virus che viene dall’America”.

Con queste parole Silvio Berlusconi, durante il viaggio di prova della linea ad alta velocità sulla tratta Bologna-Firenze, invoglia gli italiani ad uscire dalla crisi economica. Una crisi che viene da lontano e che, ricorda il premier, “ha colpito un corpo sano, perché noi abbiamo famiglie di risparmiatori, l’83% possiede una casa”. Accanto al ‘valore’ delle famiglie italiane, c’è anche quello del sistema bancario, che è “solido”. “Abbiamo dunque – dice Berlusconi – tutte le condizioni per guardare il futuro con fiducia e uscire da questa crisi di cui non si capisce bene quali siano le cure. Stiamo tutti tentando con un po’ di aspirina, ma tutti i Paesi sono nella stessa condizione, e posso dire che essendo stato più di due giorni ad ascoltare i miei colleghi in Europa, l’Italia è quella che ha fatto prima e di più”.

Sul piano casa per aumentare le volumetrie e semplificare le procedure, che rientra tra le misure anticrisi, Berlusconi annuncia che il decreto sarà portato lunedì alle Regioni. Secondo il presidente del Consiglio “oltre la metà degli italiani è favorevole” al decreto, che sarà poi presentato venerdì. Sullo stesso provvedimento, Berlusconi replica alle accuse del segretario del Pd Dario Franceschini: “Non c’è nulla di incostituzionale nel piano-casa. Ma sta girando un testo non mio. Ho sentito delle cose che non erano nelle idee iniziali e che non saranno nel testo”. “Il decreto, o ddl che sia – aggiunge – si fermerà alle case monofamiliari e bifamiliari e alle costruzioni da rifare dopo che queste saranno demolite”.

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