Lavoro a rischio, governo vara misure anticrisi

di Gennaro Pacilio

Sacconi ROMA. Due importanti interventi anticrisi a favore di chi rischia di perdere il lavoro sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri nella seduta odierna.

Gli interventi sono destinati ad aumentare il sostegno al reddito di quanti (soprattutto giovani e con contratti atipici, come i contratti a progetto; acronimo: co.co.pro) soffrono la crisi sulla propria pelle. Per queste categorie di lavoratori il governo aveva già previsto, in caso di mancato rinnovo di contratto, un assegno una tantum pari al 10% dell’ultima retribuzione annua.

Oggi il Consiglio dei ministri ha aumentato l’assegno al 20% dell’ultimo stipendio. Il ministro del Welfare Sacconi stima che la platea di coloro che ne beneficeranno potrebbe arrivare a mezzo milione di persone.

Il secondo intervento è destinato ai cassaintegrati ai quali il governo ha concesso la possibilità di poter lavorare. Finora, infatti, al lavoratore in cassa integrazione veniva proibito di avere altri redditi; pena il decadimento dell’assegno sociale. Ora, invece, tale possibilità viene prevista per i lavori saltuari, fino ad un reddito aggiuntivo annuo di 3 mila euro. Il cassintegrato, quindi, potrà fare piccoli lavoretti senza correre il rischio di perdere l’assegno. E non sarà nemmeno più necessario farli “in nero”.

L’iniziativa del governo, potrà essere attivata attraverso i voucher che si possono comprare alle Poste. Nella sostanza, chi ha bisogno di un lavoratore a tempo parziale (per esempio, in agricoltura) può acquistare questi voucher alla Posta e pagare il cassintegrato che esegue il lavoro. In tal modo, al soggetto in questione viene concessa una deroga che non gli fa perdere l’assegno sociale e, allo stesso tempo, si combatte il lavoro nero.

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