Berlusconi: “I parlamentari fanno numero”, Fini: “Il premier non irrida Camere”

di Angela Oliva

Silvio Berlusconi e Gianfranco FiniIl presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlando all’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra ha invocato nuovamente l’ammodernamento dello Stato.

“Ci sono troppe procedure, siamo indietro su tutto – ha affermato il premier riferendosi nuovamente agli iter parlamentari – Anche in Parlamento adesso sei lì con due dita ad approvare tutto il giorno emendamenti di cui non conosci nulla. Quando ho fatto il paradosso del capogruppo che vota per tutti era per dire che gli altri sono veramente lì non per partecipare, ma per fare numero”.

Immediatamente c’è stata la replica del presidente della Camera Gianfranco Fini che ha seccamente replicato al Cavaliere: “La democrazia parlamentare ha procedure e regole precise che devono essere rispettate da tutti, in primis dal capo del governo. Si possono certo cambiare ma non irridere. Se si delegittimano le istituzioni, sostenendo che i parlamentari sono lì solo a fare numero, si alimenta il qualunquismo e il senso di sfiducia nelle istituzioni, di cui credo che nessuno senta il bisogno. Il Parlamento – ha detto Fini alla Camera dopo che tutti i gruppi erano intervenuti sulla questione – è una istituzione essenziale, fondamentale, in ogni democrazia. Il rispetto per il Parlamento deve esserlo anche per le regole e le procedure. Se da una parte è doveroso discutere sull’opportunità o meno di cambiare le regole che si reputino datate o non in grado di garantire l’efficacia dell’Istituzione, è però certamente sbagliato irridere queste regole. Lo dirò con chiarezza al presidente del Consiglio, anche traendo spunto dal breve dibattito di oggi. Non solo è sbagliato perché non è vero che i parlamentari sono qui a fare numero e che votano con due dita emendamenti che non conoscono, ma – conclude Fini – è sbagliato affermarlo, da parte di chiunque, perché si rischia di alimentare un qualunquismo e un senso di sfiducia nelle istituzioni di cui credo che in Italia nessuno oggi ravvisi la necessità”.

Nuova polemica, quindi, tra il premier Berlusconi e il presidente della Camera Fini che avranno modo di confrontarsi e chiarirsi sulla questione nell’incontro previsto per questo pomeriggio.

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