4 marzo 2005, a Baghdad viene ucciso Nicola Calipari

di Redazione

Nicola Calipari Accadde Oggi. Nicola Calipari fa parte dei servizi segreti italiani e viene inviato in Iraq per partecipare alla liberazione della giornalista italiana de Il Manifesto, Giuliana Sgrena, sequestrata giorni prima.

La sera del 4 marzo 2005, Calipari, capo dipartimento del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare (Sismi), praticamente il numero due dei servizi, viaggia a bordo di un’auto con la Sgrena e l’autista, anche questi uomo dei servizi. La giornalista è stata rilasciata da poco dopo una lunga trattativa fatta proprio da Calipari, si viaggia sulla Route Irish verso l’aeroporto di Baghdad. L’auto si avvicina ad una zona controllata da un posto di blocco americano dal quale partono numerosi colpi di mitragliatrice. A sparare pare fosse Mario Lozano, della 42^ divisione della New York Army National Guard. Calipari viene colpito alla testa, mentre tentava di proteggere la Sgrena, anche lei resterà ferita.

Per gli americani si tratta di un tragico incidente, dovuto anche a mancanza di comunicazioni da parte del Governo italiano. Per i servizi italiani gli americani sapevano tutto, sorge il sospetto di un’azione di forza degli stessi americani che non digeriscono il fatto che l’Italia paghi riscatti pesanti. Le illazioni sono tante, ma non si arriva da nessuna parte.

Il 22 marzo 2005 il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, conferisce a Nicola Calipari la medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

“…e chissà che poi non capita che ad uccidermi sia per caso la pallottola amica di un marine …” Samuele Bersani – L’aldiquà

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