Verso il Pdl: An Caserta elegge i delegati al congresso nazionale

di Redazione

Gennaro CoronellaCASERTA. Sono 28 i delegati al congresso nazionale di An nominati in occasione dell’ultimo congresso provinciale della federazione casertana tenutosi sabato 7 marzo.

Questi i delegati eletti dal congresso straordinario: Gerolamo Cangiano (detto Jimmi) di Trentola Ducenta; Roberto Conca, consigliere comunale di Teano; Andrea De Ponte, consigliere comunale di Pietramelara; Mario De Rosa, di San Felice a Cancello; Dario Mattucci, consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere; Michele Galluccio, assessore del comune di Aversa; Daniela Nugnes, consigliere comunale di Mondragone; Antonio Schiavone, presidente del circolo di An di Aversa; Giovanni Santangelo, di San Nicola la Strada; Antimo Nocera, sindaco di Dragoni; Giovanni Zara, ex sindaco di Casapesenna; Franco Zito, di Casagiove; Benedetto Rosario Lombardi, Domenico D’Angelo.

Questi, invece, i delegati aventi diritto: senatore Gennaro Coronella, presidente provinciale di An; onorevole Mario Landolfi, coordinatore regionale; onorevole Angelo Polverino, consigliere regionale; Giorgio Magliocca, capogruppo alla Provincia e sindaco di Pignataro Maggiore; Domenico Ventriglia, consigliere provinciale e sindaco di Curti; Marco Cerreto, consigliere comunale di Caserta e componente dell’Assemblea nazionale; Pio del Gaudio, consigliere comunale di Caserta; Giovanni Lombardi, consigliere comunale di Caserta; Emilio Caterino, consigliere comunale di Caserta; Enzo Ferraro, consigliere comunale di Caserta; Antonio Di Lella, consigliere comunale di Caserta; Salvatore Mastroianni, componente Assemblea nazionale; Michele Ventriglia, detto Lillino, componente Assemblea nazionale; Vincenzo Simonelli, componente Assemblea nazionale.

“Il Pdl a Caserta nasce sotto una buona stella”, commenta il capogruppo di An alla Provincia Giorgio Magliocca, riferendosi chiaramente alle dimissioni del presidente della Provincia Sandro De Franciscis che determineranno, tra il 25 ed il 26 marzo prossimo, lo scioglimento dell’Ente Provincia. Magliocca ha rincarato la dose affermando che “le dimissioni di De Franciscis non sono solo l’effetto di una gestione amministrativa fallimentare dell’ente di Corso Trieste, ma anche l’evidenza della forte contraddizione che esiste nella colazione di centrosinistra ed in particolare nel Pd. Grado di contraddizione – ha continuato Magliocca – che è direttamente proporzionale al grado di unità che si respira nel nascente Pdl. Perché al contrario del Pd, che è un partito nato da una fusione a freddo, il Pdl è nato non perché voluto dal vertice o dalla base, ma perché voluto dagli italiani che nel 2008 gli hanno attribuito milioni e milioni di voti”.

Durante il suo interevento al congresso, Magliocca ha concluso con una stoccata a coloro che vogliono fare politica facendo primeggiare i personalismi e con gli auguri a quei tanti militanti di quelle tante piccole e grandi sezioni che negli anni bui hanno tenuto accesa la fiaccola di Alleanza Nazionale.

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