I docenti precari casertani allo sciopero del 18 marzo

di Redazione

 CASERTA. Il Comitato insegnanti precari diCaserta aderisce allo sciopero del 18 marzo contro le iniziative del ministro Gelmini e la politica scolastica del governo in materia di istruzione e precariato.

“Ancora una volta scioperiamo a difesa dell’occupazione e del diritto all’istruzione per tutti- chiarisce Caterina Russo, responsabile Cip Caserta – due principi costituzionalmente sanciti.Chiediamo il rispetto della legge 296/2006, che prevedeva, in tre anni, l’immissione in ruolo di 150 mila precari; a tutt’oggi, le immissioni sono state solo 75 mila, ne aspettavamo altrettante, ma la scure dei tagli, 160 mila, si è abbattuta su tutti noi. A tutto ciò, si aggiunge un vero e proprio linciaggio nei confronti dei lavoratori della scuola da parte dei ministri della repubblica italiana che, ha messo in atto, con offese ad un’intera categoria e ad intere regioni d’Italia. I tagli dissennati- continua Russo – accompagnati da falsità ministeriali che, li hanno giustificati come indispensabili, poiché l’Italia non aveva fondi per la scuola, ma soprattutto servivano per innalzare la qualità della scuola italiana. A tali affermazioni, si accompagnava un aumento di fondi elargiti agli istituti privati”.

“Tali premesse- aggiunge la Russo – ci fanno capire che ci troviamo di fronte ad un dicastero retto da incompetenti ed irresponsabili. Per tutto questo il Cip Caserta, manifesterà, il 18 marzo, a Roma, affinché l’istruzione pubblica statale, sia trattata come investimento e promozione civile per le future generazioni. I provvedimenti del governo- conclude Russo – penalizzano in modo particolare il Sud, anzi con un po’ di malizia, sembrano che siano stati pensati per il Sud; cancellando ogni possibilità di stabilizzazione dei precari, revocando i loro diritti acquisiti negli anni, infliggendo un attacco durissimo, letale che non conosce eguali nella storia della Repubblica Italiana, ai danni della scuola statale”.

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