Francesco Casavola al M.E.I.C. di Caserta

di Redazione

Francesco CasavolaCASERTA. Umanesimo rinnovato e dignità della persona al centro della relazione di Francesco Casavola, presidente emerito della Corte Costituzionale e presidente del Comitato nazionale di bioetica, venerdì 6 marzo.

Un ritorno tra amici per il professor Casavola, non solo per i suoi studi presso la Casa Salesiana di Caserta e per la sua appartenenza al Meic che ha curato l’incontro, ma anche per le tante personalità amiche intervenute, tra le quali il presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Andrea Della Selva e Velia Biggiero, presidente emerita Meic In apertura l’intervento di monsignor Nogaro, quasi un saluto di commiato, nell’imminenza della nomina del suo successore, e anche un riconoscimento all’impegno del Meic nella persona del presidente Oscar Bobbio e dell’assistente ecclesiastico don Elio Catarcio. “Il nostro impegno, ha detto in apertura il presidente Bobbio, è rivolto non solo a quanti professano la nostra religione, ma a tutta la società civile. Di qui il confronto con le altre culture per trovare insieme e per vivere insieme quella eticità che ci unisca nel perseguimento del bene comune”. “Sul tema fondante del libro di recente pubblicato dal Meic Progetto Camaldoli – Idee per la città futura – scrive Anna Giordano – il professor Casavola ha tenuto la sua ampia relazione ricca di dottrina e di grande spiritualità, tracciando le coordinate di una città futura nel nome della dignità della persona e nell’ottica di un umanesimo rinnovato che sappia dare risposte di sistema, istituzionali, individuali e collettive, alle emergenze del nostro tempo. Questo nella prospettiva di un nuovo patto per la cittadinanza sociale, che, sulla linea del Codice di Camaldoli (1943-45), ci riguardi tutti, tanto i migranti quanto i nativi. Una proposta ricca di speranza e un richiamo ad un patto di impegno civile per costruire insieme, come dice il titolo del libro, la città futura”.

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