Convegno della Cgil Fp con la giornalista Rosaria Capacchione

di Redazione

Rosaria Capacchione CASERTA. La Cgil Funzione Pubblica organizza giovedì 12 marzo alle ore 9.30 al Teatro di Corte della Reggia un convegno su “Legalità e pubbliche amministrazioni”.

L’iniziativa rientra nel percorso in difesa della legalità, indetto da Libera, con la manifestazione del 21 marzo prossimo a Napoli. A fare gli onori di casa sarà Umberto Pugliese, segretario generale Fp Cgil di Caserta.

“Il convegno sulla legalità e Pubbliche Amministrazioni – dice Pugliese – nasce con l’obiettivo di porre, al centro del dibattito sulle vicende malavitose, l’esigenza di prevedere regole e controlli che impediscano nelle Pubbliche Amministrazioni il proliferare di infiltrazioni e di pratiche illegali”.

Ad introdurre i lavori sarà Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale, responsabile Mezzogiorno. A seguire la tavola rotonda coordinata dalla giornalista de Il Mattino Rosaria Capacchione. Interverranno il senatore Felice Casson, il sindaco di Gela Rosario Crocetta, il magistrato Raffaele Magi. Quindi, Piergiorgio Morosini Associazione Nazionale Magistrati, Gianni Rinaldini, segretario generale Fiom Cgil, Vincenzo Schiavone, Confindustria Sanità Caserta, Eugenio Francesco Schlitzer, Procuratore della Corte dei Conti della Lombardia. A concludere i lavori Carlo Podda, segretario generale Fp Cgil. Previsti altresì gli interventi di Michele Gravano, segretario generale Cgil Campania, e Renato Costa, Fp Cgil Sicilia e responsabile del coordinamento Medici regionale.

“La Costituzione del nostro Paese, sul funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni, indica – dice Pugliese – che la loro azione deve essere basata sul principio della legalità, del buon andamento e dell’imparzialità, al fine, di garantire ai cittadini un rapporto positivo con lo Stato ed affermare l’eguaglianza tra tutti gli abitanti. Negli anni, invece, l’attività delle Pubbliche Amministrazioni è stata pesantemente condizionata da varie forme di illegalità che hanno determinato un abbassamento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi, oltre che forme di evidente disparità di trattamento del cittadino-utente, con forti penalizzazioni, soprattutto dei ceti più deboli. La Funzione Pubblica Cgil ritiene indispensabile invertire la rotta, nella consapevolezza che nessuna reale forma di sviluppo economico e giustizia sociale – conclude il sindacalista – è concretamente realizzabile senza la costruzione di un corretto, trasparente e legale rapporto tra politica, pubbliche amministrazioni e cittadini”.

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