Borsa dei vini e dei prodotti agroalimentari dal 27 al 29 marzo

di Redazione

 CASERTA. Presso Villa Maria Cristina di Caserta, dal 27 al 29 marzo, si svolgerà la prima edizione della “Borsa dei vini e dei prodotti agroalimentari della provincia di Caserta”.

Un progetto elaborato da Agrisviluppo, azienda speciale della Camera di Commercio in collaborazione con la delegazione provinciale della Fisar (Federazione Italiana Sommelier Ristoratori Albergatori).

Gli obiettivi che si prefigge “La Borsa dei vini e dei prodotti agroalimentari” della provincia di Caserta sono molteplici e non di breve periodo, dal momento che la prima fase sperimentale si chiuderà nel corso dei prossimi tre anni, come ha ricordato il presidente di Agrisviluppo Giuseppe Falco: “Non vogliamo un evento fine a se stesso, avra’ cadenza annuale ed auspichiamo una crescita costante per i prossimi tre anni. L’immagine di terra di lavoro ultimamente è stata troppo spesso snaturata e noi vogliamo dimostrare che il territorio dove si producono i nostri vini e le nostre tipicita’ e’ lontano ed estraneo alle tristi notizie della cronaca o al problema dei rifiuti. Territorio e prodotti devono crescere insieme. Abbiamo coinvolto le aziende per comprendere le loro esigenze in modo da configurare un programma di lavoro che contempli la comunicazione ed il marketing”.

La Borsa dei vini e dei prodotti agroalimentari vede impegnati ben 22 aziende locali e una quindicina di operatori tra società di trading e buyer provenienti dall’Italia e dall’estero.Il programma prevede una giornata dedicata alla conoscenza delle eccellenze del territorio sabato 28 marzo e delle visite alle aziende strutturate sulla base delle esigenze manifestate dagli operatori domenica 29 marzo.

Il patrimonio enogastronomico e’ una ricchezza inestimabile, su cui si basa anche il prestigio dei luoghi. Occorre quindi creare un brand unico “Terra di lavoro” , favorire e sostenere le aggregazioni di produttori e creare collegamenti e sinergie tra le componenti dei settori del commercio, dell’artigianato, attività ricettive e produzione di qualità.

All’egida di “Terra del Lavoro” sarà possibile usufruire dipacchetti esclusivi, in cui dovranno essere integrati beni ambientali, naturali ed architettonici, agriturismo, prodotti tipici e ristorazione d’eccellenza.

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