Zampella: “Pip sulle Cinque Vie? Solo pretesto per cementificare”

di Antonio Taglialatela

San Giorgio di Donatello CARINARO. “Bisogna mostrare più maturità politica e dire senza mezzi termini chel’interesse pubblico, che è l’interesse dei cittadini e perciò più importante di tutti, viene prima dell’interesse privato e denunciare chi vuole un’urbanistica contrattata e avvelena, cosi, la lotta politica e sociale”.

La riflessione arriva da Giuseppe Zampella, esponente della destra carinarese e conservatore dei Beni Culturali. Proprio sul tema dell’urbanistica, per Zampella bisogna riconoscere “che il sindaco Masi dibatte i problemi con disinteresse e indipendenza di giudizio, altro che dispotismo, e porta avanti difendendo la qualità del vivere urbano nell’interesse dei cittadini”.

E qui apre il capitolo delle prossime elezioni amministrative, in programma il 6 e 7 giugno, ritenendo che, a prescindere dai colori politici, bisogna prima agire nell’interesse di Carinaro e, dunque, “uscire da logiche puramente personali e optare alle prossime amministrative per l’ottima soluzione e prospettiva di sviluppo di Carinaro” che per lui è rappresentata dall’amministrazione in carica, nonostante questa appartenga ad un sindaco del Partito democratico.

Proprio sullo sviluppo del territorio, Zampella ritiene che le polemiche sull’ampliamento del cimitero, mosse dall’opposizione consiliare ed extraconsiliare, siano solo “un pretesto”, così come quelle riguardanti la scelta della maggioranza Masi di ubicare la zona Pip nell’area industriale e non nella zona della “Cinque vie”, al confine con Teverola, più vicina al centro abitato. “Volere i Pip sulle Cinque Vie – afferma Zampella – è solo un pretesto per una urbanizzazione selvaggia della zona che allo stato attuale è già inabitabile. C’è troppa incompetenza e superficialità, ci sono troppi tarli che corrodono e inquinano il clima politico carinarese, c’è bisogno di più coraggio nel dire la verità. Il problema non è essere di destra o sinistra, perché prima di tutto viene Carinaro. La vera questione politica è tra chi vuole un’urbanistica contrattata che privilegi i soliti noti e chi vuole l’urbanistica che migliori la qualità della vita dei cittadini, e ancora tra chi vuole più edilizia e chi vuole l’architettura, tra chi vuole il degrado delle periferie e chi vuole una periferia degna di essere vissuta. E c’è chi invece vuole fare solo ‘il sindaco delle ore piccole’ e poi ci sono i tecnici e gli imprenditori ‘delusi’ perché hanno avuto tanto ma sono ancora insoddisfatti”.

“Noi – conclude Zampella – come il San Giorgio di Donatello (nella foto) siamo intenti ad agire con determinazione per difendere la qualità della vita e combatteremo con fierezza e volontà di vincere senza indietreggiare”.

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