Roberto Di Iorio, un disabile candidato alle Europee

di Redazione

 CASERTA. Un disabile candidato alle Europee. E’ Roberto Di Iorio, uno che ama definirsi “un diversamente abile con la testa veramente dura”, uno che ha trasformato la sua disabilità e le sue sofferenze fisiche in impegno sociale e poi politico.

Il suo intento è quello di abbattere non solo le barriere architettoniche, ma soprattutto quelle culturali, dare voce alle tante persone malate e ai loro familiari. Persone da anni inascoltate e snobbate tanto da diventare invisibili. Roberto è un 45enne nato in Toscana ma adottato dalla Campania, affetto da Sindrome da affaticamento cronico a da altre patologie che gli rendono la vita realmente un inferno, ma nonostante i suoi molteplici handicap sono anni che si batte per il rispetto dei più deboli.

Il Nuovo Partito d’Azione gli ha voluto dare fiducia, soprattutto dopo aver visto la sua presenza in rete, praticamente a tappeto. Sono tantissime, infatti, le persone che si rivolgono a Roberto per consigli o per porgli problemi che lui subito tenta di affrontare.

Nella Provincia di Caserta un noto giornalista di una importante testata disse: “Chi non conosce Roberto Di Iorio?”. I vari sindaci, presidente della Provincia di Caserta associazioni, uffici della Regione, Ministeri, tutti hanno ricevuto almeno una mail da Roberto, o per aiutare qualcuno o per risolvere un problema di barriere architettoniche.

Non è un politico di razza è solo una persona che conosce sulla propria pelle la sofferenza, il suo intento è solo quello di poter dare serenità e i propri diritti a tutte le persone malate e ai lori familiari, tutte persone che spesso la politica tira fuori dal magico cappello solo in periodo elettorale, per poi abbandonarle in seguito.

Roberto vorrebbe ricordare che ci sono patologie non riconosciute, di cui non si fa neppure ricerca e non se ne parla, tipo la Sindrome da affaticamento Cronico e tante altre, i cosiddetti “malati invisibili”. Vorrebbe ricordare anche che ci sono invalidi che devono vivere con una pensione da miseria, mentre in Italia ci sono politici che vivono da nababbi, ricordare che un invalido per trovare lavoro deve vendere l’anima al diavolo.

Roberto vorrebbe far capire che questo mondo è abitato anche da persone portatrici di handicap e che bisogna adeguare le città ai loro bisogni, alle loro esigenze.

Non nutre molte speranze di essere eletto ma si dichiara contento di appartenere ad un piccolo partito, il Nuovo Partito d’Azione, che gli ha dato fiducia.

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