Rapine e “cavalli di ritorno”: 5 arresti a Caivano

di Redazione

carabinieriCAIVANO. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato cinque persone di Caivano ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione, rapina a mano armata e ricettazione, in concorso tra loro e con altre persone ancora identificate.

Si tratta di Antonio Prece, 29, O.R., 17, Anna Di Palo, 39, Rita Guerra, 22, Giuseppina Pepe, 27. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, hanno accertato il loro coinvolgimento in una rapina a mano armata, verificatasi il 12 marzo scorso, a Caivano, in via Filippo Turati, ai danni di un agente di commercio di una società nazionale di prodotti alimentari, al quale sottraevano, un furgone Fiat Iveco carico di generi alimentari, un computer portatile e 400 euro in contanti.

Furgone e merce che poi, con il metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno”, proponevano di restituire dietro la somma di 3mila euro.

Altro episodio riguarda la tentata estorsione a danno di un avvocato di Aversa (Caserta), a cui venivano richieste 1500 euro per la restituzione della sua Fiat Stilo Sw rapinatagli il 9 gennaio scorso nella città casertana.

I militari di Castello di Cisterna, della Tenenza di Caivano e il personale della C.I.O. dell’8° Battaglione Carabinieri Lazio hanno recuperato e restituito al proprietario il furgone, i generi alimentari e il computer, il tutto per un valore complessivo di circa 50mila euro.

Durante l’arresto, Antonio Prece e il minorenne O.R. hanno tentato di darsi alla fuga nelle campagne circostanti la loro abitazione ma sono stati bloccati dai carabinieri, costretti ad ingaggiare una violenta colluttazione.

Prece è stato associato al carcere di Napoli-Poggioreale, le tre donne a quello di Pozzuoli mentre il diciassettenne è stato trasferito in un centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.

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