Medicina penitenziaria, Sagliocco: “Emergenza non più tollerabile”

di Redazione

Sagliocco durante la riunioneNAPOLI. “E’ un fenomeno spesso invisibile perché si consuma al chiuso delle mura carcerarie ma l’emergenza sanitaria che grava sulla popolazione detenuta continua a mantenere in Campania livelli di assoluta insostenibilità che richiedono intereventi urgenti e immediati”.

Così il presidente della Commissione Trasparenza del Consiglio Regionale della Campania, Giuseppe Sagliocco, a margine della seduta di audizione volta alla verifica dei livelli di assistenza sanitaria erogata in Campania alla popolazione penitenziaria.

Una seduta che ha visto la presenza del Direttore Sanitario dell’Asl Napoli 1 Nicola Silvestri (per le problematiche delle strutture carcerarie di Poggioreale e Secondigliano), del Direttore Sanitario dell’Asl Ce 2 e del Direttore Amministrativo, rispettivamente Antonietta Costantini e Francesco Concilio (per quelle della struttura penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere) e, in rappresentanza della Cisl Caserta e Cisl Campania, rispettivamente Vincenzo Margarita e Nino Di Maio nonché il dirigente della Medicina Penitenziaria dell’Asl Napoli 1 Lorenzo Acampora.

da sin. la manager dell'Asl Ce2 Costantini e Sagliocco“La situazione emersa in audizione – ha spiegato Sagliocco – è a dir poco allarmante e vede protagoniste strutture e strumenti assolutamente inadeguate a dare risposte minime e dunque a garantire il diritto alla salute dei detenuti. Una situazione dalla quale emerge anche con forza una condizione di grave difficoltà relativa al personale impiegato, spesso precario e senza prospettive, come pure denunciato dalla Cisl Campania. A monte, inoltre, forti criticità relative ai Bilanci delle Asl, documenti contabili che spesso e volentieri non prevedono neppure voci previsionali ad hoc o dedicate”.

 “Un quadro dunque delicato e complesso – ha concluso Sagliocco – che a monte trova una significativa responsabilità politica del governo regionale che, malgrado le rassicurazioni fornite da tempo, oltre a non aver ancora oggi convocato il Tavolo tecnico relativo alle questioni in parola, si è distinta esclusivamente e negativamente per la mancata programmazione. Uno scenario che ci ha spinto pertanto ad accogliere la proposta lanciata dai sindacati di convocare un Tavolo di Verifica dell’insieme delle criticità, allargato a tutti i soggetti a diverso titolo chiamati al governo della materia e che coinvolgerà dunque, già a partire dalla prossima settimana, gli assessorati competenti, L’Authority per i diritti dei detenuti, il responsabile del Dap (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, le Asl campane, i responsabili delle strutture carcerarie, i sindacati e i giudici di sorveglianza”.

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