NAPOLI. Lo strumento lista regionale non serve a Forza Italia per garantire i consiglieri regionali uscenti che saranno tutti ricandidati e che intanto ringrazio per limpegno e il lavoro svolto in questa legislatura, …
… unattività di opposizione condotta nelinteresse della gente e portata avanti con alto senso di responsabilità istituzionale e politica e con risultati lusinghieri. La lista regionale serve invece esclusivamente per assicurare la presenza delle donne nellassemblea legislativa campana. In questo senso siamo pronti alla mobilitazione sul territorio e nellistituzione campana per contrastare una legge elettorale regionale che tutto fa fuorché garantire la rappresentanza di genere.
Così oggi, nel corso di una conferenza stampa organizzata dal gruppo regionale di Forza Italia, il coordinatore del partito Nicola Cosentino (nella foto) che ha rilanciato lipotesi di prevedere, allinterno della legge elettorale regionale attualmente allesame del Consiglio Regionale campano, lo strumento della lista regionale a sei componenti (incluso il candidato Presidente), per assicurare una seppur minima presenza delle donne in Consiglio regionale ha affermato il capogruppo Paolo Romano raccogliendo peraltro lappello del Presidente della Repubblica che ieri, nel giorno della Festa della Donna, ha ricordato come lItalia sia, tra i cosiddetti Paesi avanzati, quello col minor numero di donne presenti nelle istituzioni. Francamente – ha aggiunto Cosentino – appare davvero assurda questa questo radicarsi dello scontro sulla legge elettorale, questo voler puntare i piedi a tutti i costi piuttosto che trovare una sintesi condivisa e consentire al Consiglio regionale di occuparsi immediatamente, supportando così lazione del governo Berlusconi, di quelle misure urgenti di sostegno alle famiglie e alle imprese di una regione che più dogni alta soffre lattuale crisi economica.
Alla conferenza stampa di oggi erano presenti, oltre allonorevole Cosentino, il candidato alla presidenza della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, il portavoce regionale Ernesto Caccavale, il capogruppo regionale Paolo Romano, il vice capogruppo Luca Colasanto e i consiglieri regionali di Forza
In Consiglio ha spiegato Romano abbiamo avviato anche con gli alleati e non solo un confronto a 360 gradi su questo argomento perché la semplice previsione di candidate donne nelle liste non garantisce in alcun modo la loro effettiva elezione né è immaginabile, come hanno dimostrano fino ad oggi i fatti, lipotesi di affidarsi esclusivamente al sistema delle preferenze. Peraltro, ove mai non fosse accolta la nostra proposta, la Campania sarebbe lunica regione italiana che si sarebbe privata di questo strumento di civiltà e democrazia.
La proposta di legge elettorale del centrosinistra, così come licenziata ben due volte dalla Commissione ha aggiunto poi Marrazzo, componente della Commissione Statuto – presenta evidenti profili di illegittimità costituzionale che non mancheremo di evidenziare con fora in Aula.
Sul sostegno dato alla proposta di legge elettorale regionale dalle forza politiche minori del centrosinistra è intanto intervenuto il consiglieri Ermanno Russo sottolineando la forte volontà dei cosidetti cespugli di mantenere lo stato di frammentazione politica e quel potere di veto nei confronti del governo regionale che ha caratterizzato il mal governo del centrosinistra in Campania seppur in presenza di una legge elettorale improntata alla stabilità di governo. Un orientamento squisitamente che vede il presidente Bassolino e i cespugli luno ostaggio degli altri e viceversa e che contrasta fortemente con l’esigenza di governabilità e di bipolarismo che si sono consolidati a livello nazionale. E che vede peraltro un Presidente di Regione che, in netta controtendenza rispetto al suo partito, tornerebbe a riproporre il vecchio modello ulivista nella convinzione, evidentemente, che questa apertura ai cespugli, sia lunico modo per tentare di ostacolare
Nel corso della conferenza stampa, con gli altri temi, non è mancato il riferimento alla questione dellineleggibilità dei sindaci alla carica di consigliere regionale rispetto alla quale il coordinatore regionale di Forza Italia Nicola Cosentino, pur condividendone la ratio, ha affermato che sia istituzionalmente corretto chiedere le dimissioni ai sindaci che intendono candidarsi alle regionali nei tempi tecnici utili ma che chiedergliele sei mesi prima sembrerebbe quanto meno inopportuno.