Nuovo istituto superiore: “Evitiamo nuova cementificazione”

di Redazione

“Caiazzo Città  Viva”CAIAZZO. “Apprendiamo che dopo anni e anni, si è giunti finalmente ad una conclusione: Caiazzo avrà il nuovo Istituto Superiore”.

Così il gruppo “Caiazzo Città Viva” che esprime il proprio rammarico “per il mancato recupero degli immobili delle Opere Pie, visto che la quasi totalità delle scuole delle regioni come l’Umbria e la Toscana trovasi in pieno centro storico ed in plessi di grande interesse storico, ci rallegriamo, tuttavia, per la tanto attesa buona notizia che tutta la città aspettava”. “Ci corre l’obbligo – continua – di esprimere il nostro pensiero sul punto. Pare, il condizionale e d’obbligo, che la provincia di Caserta abbia chiesto al comune di Caiazzo la disponibilità di un appezzamento di terreno di circa 10.000 metri. Prima di perpetrare una ennesima devastazione delle nostre belle (poche ancora per la verità) campagne con una enorme colata di cemento, perché sia chiaro che un simile appezzamento di terreno lo si può reperire solo in alcune zone (vedi Cameralunga per esempio), il Gruppo Caiazzo Città Viva, vuole suggerire alcune soluzioni che, allo stato, sembrano facilmente realizzabili e soprattutto a ridosso del centro di Caiazzo. Recupero della struttura del cosiddetto ‘mercato coperto’ di via Cozzi ( già proprietà del comune di Caiazzo); Realizzazione nuovo edificio in zona stazione ferroviaria (ex campo di calcetto tennis) ora proprietà del comune di Caiazzo; Sopraelevazione a mezzo di struttura in ferro del plesso delle scuole medie (già proprietà del comune di Caiazzo). Le soluzioni prospettate, secondo l’ordine indicato, sarebbero a nostro avviso ottimali atteso nel primo caso esiste una struttura in parte realizzata con conseguente risparmio di denaro pubblico. In ogni caso in tutte e tre le ipotesi l’Istituto verrebbe a realizzarsi in zona praticamente centrale, facilmente accessibile anche da parte di chi viene fuori comune, e con gran parte delle opere di urbanizzazione realizzate. Questo si che sarebbe un aiuto concreto per l’intera comunità e per i commercianti in particolare, altro che insegne in legno e inutili e dispendiose manifestazioni”.

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