Un patrimonio immobiliare notevole ma sotto utilizzato

di Nicola Rosselli

Aniello De Cristofaro AVERSA. Vecchi edifici scolastici, vecchie sedi istituzionali, ex carceri, ma anche appartamenti, capannoni industriali, chiese (anche sconsacrate) ed ex monasteri.

Il patrimonio immobiliare del comune di Aversa è un’immensa risorsa economica assolutamente sotto utilizzata da parte degli amministratori, presenti e passati, che, addirittura hanno trasformato questo parco immobiliare in motivo di grandi perdite a causa di una costante manutenzione.

Tra i cespiti non istituzionali, che possono essere utilizzati secondo il diritto privato, spiccano i 136 alloggi popolari di proprietà comunali di via San Lorenzo. In questo caso, infatti, ammontano ormai a due milioni di euro (quattro miliardi delle vecchie lire) i canoni di locazione che l’amministrazione comunale di Aversa deve riscuotere dagli assegnatari degli appartamenti, occupati dal 1989 da quanti erano rimasti senza casa a seguito del terremoto del novembre del 1980. E’, infatti, di oltre un milione e ottocentomila euro la somma iscritta nel bilancio consuntivo per l’anno 2007 (va, quindi, aggiunto tutto quanto maturato nel 2008) approvato in consiglio comunale il 23 dicembre scorso. Una cifra che, quasi certamente, fa solo bella mostra di sé tra le poste attive del bilancio, in quanto di difficile recupero, come sottolineato dagli esponenti di tutte le forze politiche in consiglio comunale, tanto che si è parlato di creare una commissione che possa studiare le modalità per uscire dall’impasse fino a giungere anche, se il caso, alla dismissione. Ma quella degli alloggi comunali è solo la punta di un iceberg di un settore che fa acqua da tutte le parti e che è praticamente in balia di se stesso da oltre venti anni.

“La situazione – ha dichiarato l’assessore al ramo, l’Udc Aniello De Cristofaroè quella che è, con un ufficio patrimonio che può contare su un solo addetto a causa della carenza di personale che affligge l’Ente”.

Ma a De Cristofaro bisogna dare atto che qualcosa sta facendo da quando, a fine ottobre scorso, si è insediato quale responsabile del settore. Un’attività che ha portato nei giorni scorsi, all’approvazione, da parte dell’esecutivo, presieduto dal sindaco azzurro Mimmo Ciaramella, del “piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari” che sarà anche parte integrante del bilancio 2009 che il consiglio comunale andrà ad approvare nelle prossime settimane.

Si tratta di 12 immobili che, nel triennio 2009/2011, avranno una destinazione programmata. Si va dall’ex fatiscente asilo nido di viale Europa che sarà demolito per far posto a due isole ecologiche all’ex carcere mandamentale di via Saporito e alla ex Regia Scuola Media di via Castello che sono divenute o stanno per divenire casa dello studente. Destinato a museo civico, invece, il palazzo natale di Domenico Cimarosa, ubicato nell’omonima strada. Da trasformare in struttura polifunzionale per convegni e mostre, inoltre, l’ex Casa del Fascio di via Roma, così come il monumentale “Sedile di San Luigi”, in piazza Plebiscito, e l’ex palazzo delle Pontificie Italiane Missioni Estere (Pime) al civico 41 di via Drengot.

Saranno, invece, concessi, a titolo oneroso a terzi, una serie di strutture non ritenute in linea con le esigenze istituzionali: capannoni industriali in viale Europa e in via Garofano, l asede dell’istituto Moretti in vico San Giovanni e la parte di via S. Andrea del complesso conventuale di Sant’Antonio.

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