Rinasce il “Moscati”: potenziamento tecnologico e organico

di Antonio Arduino

Antonietta Costantini AVERSA. Buone nuove per il San Giuseppe Moscati. Dopo la pediatria-neonatologia rifatta ex novo che potrebbe essere inaugurata nel mese di maggio, di cui abbiamo dato notizia pochissimi giorni fa, …

… per l’ospedale arriva l’ammodernamento e il potenziamento tecnologico e organico di servizi e reparti.

Insieme al già annunciato arrivo di tre milioni di euro, concessi dalla giunta regionale all’Asl Ce2, espressamente richiesti della manager Antonietta Costantini – che ne ha chiesti altrettanti per rinnovare il complesso operatorio – per migliorare le condizioni logistiche delle divisioni di medicina, gastroenterologia, oncologia così da adeguarle agli standard nomativi previsti per le strutture sanitarie, potrebbero arrivare altri 700 mila euro per l’acquisto di una tac di ultimissima generazione destinata a modernizzare l’attività del servizio di diagnostica per immagini del presidio. A darne notizia è la stessa Costantini.

Tra pochissimo – dice – il Moscati avrà una nuova tac che permetterà agli specialisti di disporre di una diagnostica adeguata ai tempi, in grado di dare risposta ad ogni richiesta dell’utenza in termini di rapidità e di efficienza. Inoltre –aggiunge la manager – stiamo per mettere in cantiere una ristrutturazione dei locali in cui è ospitato il servizio che permetterà di separare l’attività ordinaria da quella di pronto soccorso. Cancellando, così, ogni interferenza tra i due tipi di attività e consentire agli operatori di lavorare con la massima serenità”.

Quanto al potenziamento organico, pur essendo ancora in vigore il blocco delle assunzioni che, nella regione Campania, si protrarrà fino al 2010, la manager ribadisce quanto aveva preannunciato nel corso di una intervista. “I problemi creati dalla carenza di personale segnalati più volte dai sindacati -ricorda in proposito Costantini – ci sono ben noti. Per cercare di risolverli, almeno in parte, ci siamo attivati dando via ibera ad una serie di trasferimenti in ambito regionale che porteranno nella nostra azienda sedici nuovi specialisti”.

“Si tratta di anestesisti, chirurghi, ginecologi e pediatri che – precisa Bruno Di Benedetto, direttore sanitario dell’Asl, interessato in maniera specifica alla questione – verranno assegnati a quei reparti degli ospedali aziendali in cui, attualmente, gli organici non coprono il minimo numerico chiesto delle norme per il mantenimento in funzione dei reparti stessi”. “In questo modo – conclude – si garantirà l’esistenza di servizi che, pur rispondendo efficacemente alle richiese dell’utenza, rischierebbero la soppressione non avendo il numero minino di operatori previsti dalla legge che impone un organico di almeno sei unità”.

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