Opg Saporito, 18 dipendenti a rischio

di Antonio Arduino

 AVERSA. Precari di serie b. Sono i tredici infermieri e i cinque operatori socio assistenziali a contratto in servizio all’Opg Filippo Saporito.

Passati sotto la competenza giuridica dell’Asl Ce2, che per decreto del governo Prodi, come tutte le aziende sanitarie italiane, si è vista affidare l’assistenza sanitaria penitenziaria, da settembre non ricevono lo stipendio. Ma non solo, da qui a pochi mesi potrebbero restare senza lavoro dopo aver garantito per oltre un decennio l’assistenza dovuta ai ricoverati dell’ospedale psichiatrico giudiziario che ha sede ad Aversa.

“Purtroppo il nostro problema sembra non interessi nessuno perché riguarda solo la piccola fascia di infermieri assunti, come me, con contratto a termine” dice Nunzio Felicelli che da 18 anni presta servizio all’Opg grazie a un’assunzione a contratto biennale rinnovato tacitamento ad ogni scadenza.

Facendosi portavoce del gruppo che vive la sua condizione prova a rendere pubblico un problema che vede a rischio posti i lavori di 13 infermieri e di 5 operatori socio assistenziali dal momento che il rimanente personale paramedico in organico all’Opg era stato assunto a tempo indeterminato. “Loro – riprende Felicelli – sono passati pari pari all’Asl, hanno continuato a percepire regolarmente lo stipendio e non rischiano il posto con il cambio di competenza giuridica. Ma per quelli nella mia condizione le cose stanno in maniera diversa e sembra che la nostra sorte non interessi a nessuno”. “Perché – conclude – non solo è da settembre che non vediamo una lira, ma c’è rischio concreto che a fine contratto si resti senza lavoro dopo una vita spesa al servizio dell’Opg”.

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