Sequestrato impianto di compostaggio a Villa Literno

di Redazione

Corpo Forestale VILLA LITERNO. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, appartenenti al Comando Stazione di Castel Volturno, assieme a personale dell’Arpac Caserta, hanno sequestrato un impianto di compostaggio in località “Petitto” a Villa Literno.

Nella struttura, gestita da una 30enne, F.C., sono state riscontrate gravi irregolarità nella gestione dei cicli di trattamento dei rifiuti. In particolare, nella parte posteriore dei capannoni adibiti alle fasi di compostaggio è stata accertata la fuoriuscita di percolati sia dalla parete perimetrale in cemento armato non impermeabilizzata che da un’apertura appositamente praticata alla base del muro. I percolati si riversavano direttamente sul sottostante terreno, dal quale “ruscellavano”, formando anche delle pozzanghere di ristagno, fino a raggiungere un fosso a cielo aperto adiacente al muro di cinta dell’area.

All’interno dell’impianto tutte le superfici disponibili sono risultate ricolme di rifiuti organici, rendendo pressoché impraticabile l’attività di rivoltamento e movimentazione dei cumuli stoccati. Attività che è indispensabile per consentire la corretta ossigenazione delle masse organiche al fine di favorire i processi di fermentazione aerobica necessari alla stabilizzazione dei rifiuti. Inoltre, i sistemi di aspirazione, captazione e trattamento delle emissioni odorigene erano inattivi ed i varchi di accesso al capannone erano aperti, tant’è che gli effluvi derivanti dalla decomposizione dei rifiuti di origine organica si propagavano all’esterno fino a grande distanza dallo stabilimento.

In tutti i cumuli di rifiuti organici presenti sui piazzali, in attesa dei trattamenti, si è rilevato un evidente fenomeno di fermentazione in atto con emissioni di odorose putrescenti. L’impianto è risultato anche sprovvisto delle previste distinte aree da destinare ai diversi cicli della lavorazione dei rifiuti.

Da una prima stima, la massa di rifiuti organici stoccati all’interno dello stabilimento è risultata pari a di circa 6mila tonnellate, ossia equivalente al 45% della capacità produttiva annua dell’impianto.

La titolare dell’impianto di compostaggio è stata denunciata, mentre lo stabilimento è stato immediatamente sequestrato.

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