“La strada” di Mc Carthy nella villa del boss

di Redazione

 VILLA LITERNO. Dopo il successo dell’anteprima a Villa Literno, lo spettacolo “La Strada. Materiali per un’indagine teatrale”, andrà in scena sabato (20.30) e domenica (18.30) nel teatro comunale “Parco della legalità” di Casal di Principe, …

… auditorium ricavato da un bene confiscato alla camorra, nell’ambito della rassegna “Tutti insieme appassionatamente” organizzata dal consorzio Agrorinasce.

 Il lavoro è frutto del laboratorio condotto da Gigi Gherzi, attore, scrittore e regista milanese, con la collega napoletana Anita Mosca insieme ai ragazzi di Villa Literno Ensemble, nell’ambito delle attività pedagogiche del progetto Punta Corsara.

Lo stesso regista ha voluto presentare il lavoro: “Quello che vedrete non è ancora uno spettacolo in senso proprio. È una presentazione che raccoglie materiali, scene, improvvisazioni e scritti. Teatro che diventa occasione per guardarsi allo specchio, per ridere, per piangere, per indignarsi, per scherzare. Il meglio che si possa chiedere. Il testo è nato dagli scritti e dalle improvvisazioni dei partecipanti. Attori che diventano anche autori, perché la responsabilità della parola non può essere delegata ad altri. Una scuola di arte e di vita”.

 I ragazzi hanno analizzato le domande a tratti ‘apocalittiche’ del romanzo “La strada” di Cormac Mc Carthy: “Il gruppo ha risposto – spiega Gherzi – frammenti, frasi minime all’inizio. Poi visioni, sempre più chiare. Poi la responsabilità di parlare delle cose. Così i giovani sono diventati autori di questo lavoro. Ognuno con le sue storie, le sue visioni, i suoi personaggi”.

Due settimane di lavoro intenso ed entusiasmante in cui Gherzi e Anita Mosca hanno lavorato partendo dal principio base dell’improvvisazione e costruendo una serie di percorsi e modalità che andranno dal comico al tragico. I ragazzi si sono confrontati su quello che può essere il paese più brutto del mondo, ideando personaggi, atteggiamenti e situazioni. Dal potente all’avido, dall’arricchito al prepotente, dall’invasato al ‘cazzimmoso’, ma anche il debole, il matto, colui che mette la società davanti ad uno specchio.

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