Giuseppe Bagno ed il suo “micromondo” incontrano la scuola

di Redazione

Giuseppe Bagno SANT’ARPINO. Dopo la presentazione ufficiale di dicembre, la raccolta di poesie “Il mio micromondo” del giovanissimo poeta Giuseppe Bagno è stata presentata agli alunni della terza classe della scuola media.

Nel corso di una manifestazione organizzata nell’Aula Consiliare, dall’assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Sant’Arpino in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “V. Rocco”, hanno parlato delle poesie del diciottenne poeta santarpinese, e dei messaggi positivi in esse contenuti, l’assessore Giuseppe Lettera, la docente e pedagogista Santina Dell’Aversana, il presidente del CoDI Ernesto Capasso, il dirigente scolastico Angelo Dell’Amico e la docente di lettere Paola Servillo.

 L’auspicio è che sull’esempio di Giuseppe anche altri ragazzi, a partire proprio da quelli della scuola media, si appassionino alle arti, nella certezza di trovare sempre le istituzioni al loro fianco”, ha affermato con convinzione l’assessore Lettera. Santina Dell’Aversana, che ha fatto anche da moderatrice degli interventi, ha ribadito “ … io continuo ad emozionarmi ascoltando le poesie di Giuseppe e, soprattutto, il messaggio in esse contenuto…” e rivolgendosi ai giovani presenti ha aggiunto “…se leggete il libro vi renderete conto di come il coraggio, la sensibilità e l’impegno hanno camminato insieme… ”. Ed inoltre invito i docenti e gli alunni presenti a cimentarsi in una riflessione sui temi proposti dalle poesie “Il muro” e “La maschera”, metafore della libertà di esprimersi, sottraendosi alle costrizioni ed alle barriere di ogni genere ( la prima), e della finzione di facciata, che troppo spesso, soprattutto gli adulti, utilizzano per nascondere i sentimenti (la seconda) …”.

Il preside, Angelo Dell’Amico, ha ringraziato, nel suo intervento, Giuseppe Bagno e l’Amministrazione Comunale per l’opportunità offerta alla scuola di essere compartecipe di una manifestazione così pregna di significati e di valori edificanti, che dovrebbero aiutare a tirare fuori potenzialità inespresse dei nostri giovani. Rivolgendosi agli alunni, poi, ha detto …conservate gelosamente questo libro di poesie e di tanto in tanto leggete qualche verso: ci troverete lo spirito, la passione, le emozioni che Giuseppe vi ha messo e che vi aiuteranno a liberare il vostro io.

A conclusione del suo intervento, infine, ha proposto un toccante fuori programma leggendo con grande trasporto la poesia “Io e mio fratello”, ed ha scatenato un accorato applauso dei presenti. Un apprezzamento per l’attenzione mostrata dagli studenti è stato formulato da tutti i relatori ed in particolare dalla professoressa Paola Servillo, che si è rivolta ai ragazzi ed ha rimarcato l’importanza dell’evento dicendo che “ …la presentazione di questa raccolta di poesie ci ha consentito di proporre a voi ragazzi un pratico esempio positivo. I momenti che state vivendo stamattina sono la giusta continuazione di quanto ho modo di dirvi durante le lezioni, quando vi racconto che troppo spesso i cattivi esempi e gli eventi negativi (la delinquenza, i delitti di camorra, la prepotenza, l’ingiustizia, la corruzione, …), sempre accomunati alla nostra terra, fanno più rumore di tanti fatti positivi. Oggi, invece, abbiamo la possibilità di dare enfasi ad un qualcosa di positivo che proviene dalla nostra terra e voi dovete fare tesoro di tutto questo, perché voi siete il futuro e rappresentate l’unica strada di salvezza per il nostro territorio …”.

Nel corso della presentazione lo stesso poeta, alternandosi con la giovane attrice Mimma Dell’Aversana, ha letto alcune poesie opportunamente scelte ed accompagnate musicalmente dalla chitarra acustica del giovane musicista santarpinese Raffaele Carboni.

La manifestazione si è chiusa con una sessione di domande-risposte, a cui si è sottoposto con piacere il giovane poeta. Gli stessi ragazzi non si sono lasciati pregare e numerosi si sono avvicinati al microfono per chiedere notizie, soddisfare curiosità e proporre commenti alle poesie ascoltate.

Emblematica, infine, è stata la citazione di Giuseppe Bagno che, invitato a raccontare la genesi della poesia Fumo, birre e lame, ha sottolineato l’importanza della scuola come momento di arricchimento personale e di confronto con i coetanei e, riportando un’affermazione dello scrittore Gianni Solino, ha detto è meglio un alunno manchevole che un alunno mancante, perchè nelle ore sottratte alle lezioni molti giovani possono fare tante cattive azioni e bruciare definitivamente la propria esistenza”.

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