Mattucci (An): “Amministrazione contro S.Andrea”

di Redazione

MattucciSANTA MARIA C.V. “Dispiace constatare l’indifferenza e la lontananza dai problemi reali della città mostrate dall’Amministrazione Giudichirico anche su un ordine del giorno semplice e costruttivo finalizzato a dare mandato all’ufficio tecnico di predisporre studi progettuali di fattibilità …

… per realizzare bretelle tangenziali che alleggeriscano i prevedibili flussi di traffico in via Napoli in occasione dell’imminente chiusura dei passaggi a livello in località S. Andrea dei Lagni.
Si trattava di un ordine del giorno concordato con quanti da anni sono impegnati sul territorio a difesa di un rione che, al pari delle altre periferie, viene sistematicamente declassato e dimenticato; un ordine del giorno che aveva ricevuto l’apprezzamento dello stesso Sindaco allorquando, durante lo scambio di auguri natalizi presso la sede dell’Associazione Agorà, fu manifestato interesse a risolvere questo che è uno dei tanti problemi che attanagliano il rione.
Il risultato, invece, è stato la bocciatura a sorpresa dell’ordine del giorno, con l’assurda giustificazione che non vi sarà la chiusura dei passaggi a livello se non dopo la presa d’atto in consiglio comunale. E’ stato fin troppo semplice replicare che quando il consiglio sarà chiamato a ratificare quanto già oggetto di convenzione approvata con delibera consiliare n. 40 del 2002, ci troveremo con i passaggi a livello chiusi e senza una alternativa viaria che eviti quello che tutti gli abitanti del rione scongiurano, ossia gli inevitabili ingorghi lungo via Napoli con conseguente aggravamento del livello di vivibilità e di uno stato di inquinamento ambientale già particolarmente grave a S. Andrea. Pretestuosa è anche la giustificazione di chi afferma che alternative viarie sarebbero previste nel Piano Regolatore dell’arch. Forte, a cui non è stato nemmeno dato incarico di adeguare il proprio precedente progetto alle nuove normative regionali in materia; è evidente che chi parla non conosce la storia del Piano di Forte, né è consapevole dei tempi che ci vorranno per l’adozione di una variante complessiva al PUC vigente. Ancora una volta è emerso chiaramente, su fatti concreti e non sulle chiacchiere, chi produce atti per la riqualificazione e lo sviluppo delle periferie e chi continua a prendere in giro gli andreolani”.

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