I Comunisti dicono ‘No’ al Centro di Identificazione

di Redazione

Claudio Dell’Aquila SAN NICOLA LA STRADA. Le recenti notizie sulla costruzione di un Cie (Centro di Identificazione ed Espulsione) lungo il Viale Carlo III hanno scatenato le ira della cittadinanza e dei partiti politici.

“Caserta ha già dato” è quanto molti hanno detto facendo riferimento alla grande capacità di accoglienza sia della città capoluogo che dell’intera provincia. Sono moltissimi gli esempi a questo proposito, ma, evidentemente, la Lega Nord, dopo aver “scippato” tutte le risorse destinate al Mezzogiorno, ritiene che l’unica prospettiva per Caserta e la sua provincia sia quella di diventare Dopo le recenti notizie riportate negli ultimi giorni dai giornali abbiamo appreso che, presumibilmente, sul nostro territorio si costruirà, presso le Caserme dismesse dell’esercito nella zona antistante il Viale Carlo III, un Centro di Identificazione ed Espulsione per gli immigrati senza regolare permesso di soggiorno.

Il circolo di Rifondazione Comunista “A. Gramsci”, presieduto da Claudio Dell’Aquila (nella foto), e la sezione dei Comunisti Italiani “E. Berlinguer” di San Nicola la Strada, guidata da Salvatore Motta, esprimono “il più netto dissenso in merito a tali decisioni, in quanto costruire un Cie. in Italia equivale a imprigionare persone innocenti che non hanno commesso nulla di male. Inoltre, questi Cie nei prossimi anni si trasformeranno in autentiche prigioni alla luce anche delle recenti modifiche al Pacchetto Sicurezza che prevedono la possibilità di trattenere un immigrato ‘irregolare’, anche per diciotto mesi. Non è con questi mezzi che si risolve il problema della sicurezza, soprattutto in un territorio come il nostro in cui la criminalità organizzata italiana imperversa da anni e sfrutta i poveri lavoratori immigrati, trattandoli come schiavi in quanto essi non hanno alcun diritto tutelato. Piuttosto che iniziare una seria politica di integrazione con le varie culture presenti nel territorio e usufruire di queste potenzialità, si preferisce invece costruire delle vere e proprie carceri senza alcuna possibilità per i cittadini stranieri di inserirsi completamente. Noi diciamo No a queste politiche xenofobe e razziste messe in atto dal Ministro ‘sceriffo’ Maroni. Chiediamo a tutte le autorità locali competenti ed in primis alla comunità sannicolese di rifiutare nettamente questo disegno, così come venne fatto durante il presidio presso la discarica Lo Uttaro (dove le rappresentanze politiche locali del Prc e del Pdci manifestarono pacificamente nella zona per oltre un mese). Anche in questo caso siamo pronti a scendere in piazza e a porre in essere ogni tipo di azione per poter contrastare la militarizzazione del nostro territorio a danno dei poveri immigrati, nel rispetto ovviamente delle basilari regole democratiche”.

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