Eurocompost, la Regione non concede l’autorizzazione

di Redazione

EurocompostORTA DI ATELLA.L’esponente della segreteria regionale di Legambiente, Francesco Pascale, annuncia che, durante la seconda seduta della Conferenza dei Servizi, la Regione Campania non ha autorizzato l’Eurocompost alle emissioni in atmosfera.

“L’esito non poteva che essere questo, viste ormai le enormi carenze dell’impianto, dal punto di vista amministrativo, infrastrutturale, tecnologico e gestionale”, afferma Pascale, che ha evidenziato tutte le anomalie e le carenze tecniche alla commissione regionale che doveva decidere sul ripristino dell’operatività dell’impianto.

Legambiente, che è stata invitata a presenziare ai lavori, è legittimata ad intervenire al procedimento poiché portatrice di interessi diffusi e si è occupata da sempre delle problematiche derivate dalle emissioni dell’Eurocompost di Orta di Atella tramite i volontari del Circolo Geofilos di Succivo, che già nell’ottobre 2007, dopo una visita all’impianto, avevano evidenziato numerose carenze responsabili delle emissioni odorigene emesse dall’impianto.

Tra queste, l’inadeguatezza del sistema di abbattimento delle emissioni, che utilizza uno scrubber che, si legge nel documento redatto dagli esperti dell’associazione, “non solo non è stato utilizzato correttamente in passato (vedi verbali sopralluoghi Arpac, Vigili Urbani, Asl e Carabinieri) ma non è adeguato all´abbattimento delle emissioni inquinanti relative agli impianti di compostaggio, tanto meno nella previsione degli interventi previsti nel contenimento delle emissioni dalla parte della Eurocompost s.r.l. per il quale non rappresenta la migliore tecnologia disponibile”.

“L’abbiamo più volte ribadito e anche in questa sede sostenuto – conclude Pascale – che l’attività in questione più che impianto di compostaggio rappresenta un impianto di decomposizione incontrollata dei rifiuti e, visti i vincoli di ubicazione e l’inadeguatezza dell’impianto di abbattimento delle emissioni nell’abbattimento degli odorigeni prodotti dall’impianto, abbiamo sostenuto l’improponibilità del rilascio dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera”.

Di analogo avviso sono stati i pareri degli altri enti chiamati ad intervenire alla conferenza quali Arpac, Asl ed il Settore Ecologia della Provincia di Caserta. “Un duro colpo – esclama Legambiente – inferto a chi pensa di poter usare il territorio senza preoccuparsi dell’impatto che la sua attività produce all’ambiente e, ancora peggio, alla vivibilità delle popolazioni che vi abitano ed operano”.

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