Testamento biologico: il Pd si spacca

di Redazione

Francesco RutelliROMA. Il Pdl ha presentato un disegno di legge, a firma di Raffaele Calabrò, sul testamento biologico.Il documento è al vaglio della commissione Sanità del Senato e in queste ore ha creato una profonda frattura all’interno del Pd.

Il ddl non prevede la possibilità per il soggetto di decidere sui trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale, e per questo ha raccolto molte critiche, tra cui quella di Beppino Englaro, padre di Eluana, la donna in stato vegetativo da 17 anni spirata ad Udine dopo l’interruzione dell’alimentazione artificiale.

Il gruppo del Pd al Senato ha espresso una linea ufficiale nell’emendamento a firma di Anna Finocchiaro, che invoca l’eccezione di una dichiarazione anticipata di trattamento da parte del paziente, non raccogliendo però l’adesione di tutti gli esponenti del partito. A cominciare dal capogruppo del Pd in commissione Sanità, Dorina Bianchi, per la quale, su un punto così delicato, preferisce assumere una posizione equilibrata” e tenersi “libera per lavorare a un emendamento maggiormente condiviso”. Una posizione criticata dal senatore Pd Ignazio Marino, che ritiene “uno sconforto” il fatto che “il capogruppo in Commissione abbia serenamente ritenuto di non firmare gli emendamenti proposti dal suo stesso partito”.

A tentare la mediazione Francesco Rutelli, proponendo la scelta dell’idratazione e nutrizione artificiale al confronto tra medico curante, il fiduciario e i familiari, anche se, si legge nel suo emendamento, “alimentazione e idratazione sono forme di sostegno vitale e sono fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono quindi essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento”.

Massimo D’Alema, invece, sposa l’emendamento della Finocchiaro: “L’idea – afferma l’ex premier – che la legge obblighi il cittadino a subire determinati trattamenti, perché la nutrizione forzata attraverso sondini o tubi gastrici rappresentano un trattamento, o l’idea che una persona possa essere obbligata dalla legge a subire trattamenti che non desidera, è un’idea che non ha eguali in nessun Paese civile, e speriamo che possa essere evitata ai cittadini italiani”.

E il neo segretario Dario Franceschini che fa? Sembra che debba incontrare il gruppo del Pd in Senato per martedì, ma una nota del partito smentisce qualsiasi assemblea dei senatori democratici.

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