Roma, aggrediti 4 romeni. Alemanno: “No a giustizia fai da te”

di Redazione

 ROMA. Dopo gli ultimi episodi di violenza sessuale nella capitale, esplode la rabbia dei cittadini.

Ieri sera, una ventina di ragazzi armati con spranghe e bastoni hanno aggredito quattro romeni che si trovavano davanti ad un locale che vende kebab, in via Carroceto, nei pressi della fermata della metropolitana Colli Albani. Dei quattro romeni picchiati due sono rimasti feriti in modo lieve e non hanno avuto bisogno di cure mediche, mentre altri due sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale Vannini, ma non hanno riportato ferite gravi. Gli aggressori, con il volto coperto da cappellini e passamontagna, hanno infranto anche alcune vetrine sempre usando le stesse mazze di legno. Un raid durato alcuni istanti e poi degli aggressori nessuna traccia. Immediato l’arrivo sul posto dei carabinieri del nucleo radiomobile che stanno ascoltando numerose testimonianze.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno commentando l’azione compiuta ieri sera ad opera di ignoti contro un gruppo di romeni che si trovavano in un locale della città dichiara: “Non si trattava di un’azione di cittadini che si ribellano. E’ una cosa ben diversa. Dobbiamo dare un netto segnale di vicinanza delle istituzioni al territorio e ai cittadini. Non dobbiamo far sentire la popolazione da sola perchè, se questo accade, c’e’ il rischio di vere reazioni impopolari rispetto all’insicurezza. Dobbiamo stare vicini e dire con chiarezza che la giustizia verrà dalle istituzioni e non da azioni di ritorsioni inventate o strumentali organizzate da alcuni”.

Intanto, ieri pomeriggio le giovani vittime, in compagnia dei loro familiari e con l’ausilio di due psicologi della polizia, negli uffici della Questura hanno cercato di ricostruire il volto dei due aggressori. Uno dei due aggressori, è stato descritto scuro in volto e con i capelli lunghi.

Il questore di Roma, Giuseppe Caruso, si dice ottimista sulla cattura: “Le indagini a media o breve scadenza porteranno a risultati favorevoli. Stiamo facendo tutto quello che è umanamente possibile fare. Non abbiamo smesso e non smetteremo di lavorare fino a quando non li prenderemo. I due ragazzi ricordano tutto, hanno fornito dettagli molto importanti. La quattordicenne ha una corporatura esile ma un carattere molto forte. Al momento ci stiamo concentrando sulle indagini. Sulla sicurezza del parco ci sarà apposito esame in un secondo momento”.

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