Eluana, la morte è stata compatibile con il protocollo

di Redazione

 Eluana EnglaroUDINE. E’ stata consegnata questa mattina alla Procura della Repubblica di Udine la relazione dei periti che ieri sera hanno eseguito l’autopsia sul corpo di Eluana Englaro, la 37enne morta lunedì dopo 17 anni di coma vegetativo e per la quale era stata disposta l’interruzione dell’alimentazione forzata.

Secondo i primi risultati dell’autopsia, la morte di Eluanaè avvenuta per arresto cardiocircolatorio dopo una crisi conseguente a disidratazione, situazione compatibile con quanto previsto dal protocollo definito sulla base del decreto della Corte di Appello di Milano per l’interruzione della nutrizione. Lo ha detto il procuratore generale di Trieste Beniamino Deidda dopo un incontro con il procuratore di Udine Antonio Biancardi, che aveva disposto l’autopsia. “Le conclusioni non sono ancora ufficiali , ma possiamo dire allo stato che i periti nominati dal procuratore di Udine hanno concluso per una causa di morte, indicata in uno scompenso cardiorespiratorio, compatibile con il protocollo previsto e citato nella perizia”.

Per oggi è atteso il nulla osta del procuratore Biancardi per il trasferimento del corpo di Eluana dall’obitorio dell’ospedale, dove è rimasto per tutta la notte, sorvegliato da guardie private, fino a Paluzza, il paese della Carnia di cui è originaria la famiglia Englaro e dove la donna sarà sepolta.Secondo indiscrezioni, non è previsto alcun funerale, ma solo una benedizione in forma privata.

Intanto, il ministro della giustizia Angelino Alfano, intervenendo nella trasmissione televisiva Ballarò, ha attaccato i magistrati della Corte d’appello di Milano: “Eluana non è morta per l’incidente a cuiè sopravvissuta per diciassette anni né per il protocollo sottoscritto dalla famiglia con i medici, bensì per sentenza”.

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