David Mills condannato a 4 anni e 6 mesi. “Sono deluso”

di Angela Oliva

David MillsMILANO. Il Tribunale di Milano hanno condannato David Mills a 4 anni e 6 mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari.

Secondo i giudici l’avvocato inglese avrebbe incassato da Silvio Berlusconi, attraverso il manager Fininvest Carlo Bernasconi, la somma di 600mila dollari per testimoniare il falso ai processi per i casi di tangenti alla Guardia di Finanza e All Iberian. Mills oltre alla condanna è stato interdetto per 5 anni dall’esercizio dei pubblici uffici e dovrà versare alla Presidenza del Consiglio, che si era costituita parte civile, al somma di 250mila euro.

Il legale inglese che già in precedenza aveva ritratto le sue affermazioni contro il premier italiano, nei giorni scorsi, attraverso il suo avvocato ha presentato un memoriale alla corte nel quale affermava che Berlusconi era stato vittima dei suoi errori e, di conseguenza, gli chiedeva scusa. Insieme a Mills è imputato anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi però la sua posizione processuale è stata rinviata in attesa del verdetto della Corte Costituzionale sulla legittimità costituzionale del Lodo Alfano.

Dopo aver conosciuto la sentenza Mills si è detto molto deluso: “Sono ovviamente molto deluso da questo verdetto. Sono innocente, ma questo è un caso dalla forte valenza politica. I giudici non hanno ancora dato la loro motivazione per la decisione, così non posso dire come abbiano gestito l’ammissione dello stesso pubblico ministero di non avere prove. Spero che verdetto e sentenza siano cancellati in appello, e mi dicono che avrò ottimi motivi per sperarlo. Ho la massima fiducia nel mio eccellente avvocato, Federico Cecconi. La sentenza non diventa effettiva fino a quando non si saranno conclusi i due gradi di appello. Mi è stato consigliato di non fare altri commenti pubblici fino a quando il caso non sarà finalmente chiuso. Nel frattempo, andrò avanti con la mia vita professionale”.

In merito al coinvolgimento del premier è intervenuto il leader dell’Idv Antonio Di Pietro che ha affermato: In un Paese normale il presidente del Consiglio avrebbe già rassegnato le sue dimissioni. Se Mills è stato condannato in quanto corrotto significa che abbiamo un corrotto, ma anche un corruttore. Ma si sa come vanno le cose in Italia rispetto agli altri paesi occidentali: in America, Obama ha mandato via i ministri che avevano avuto problemi con il fisco; in Italia, se corrompi un testimone, vai a fare il presidente del Consiglio”.


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