Omicidio Nugnes, parla la madre della vittima

di Antonio Taglialatela

Angelo Di RonzaGRICIGNANO. Si è celebrata, martedì mattina, l’udienza dibattimentale per l’omicidio di Maria Rosaria Nugnes, uccisa il 21 febbraio del 2008, che vede imputato il marito Angelo Di Ronza, difeso dagli avvocati Angelo Raucci e Alberto Martucci.

A favore della vittima si sono costituiti i familiari, rappresentati dagli avvocati Luciano e Raffaele Costanzo e Giuseppe Tessitore. E’ stata ascoltata la madre della Nugnes, che ha raccontato le vicende accadute tra i coniugi prima dell’omicidio della figlia, sottolineando l’indole aggressiva dell’imputato, manifestatasi a volte anche in sua presenza. La signora Nugnes ha anche parlato delle difficoltà dei nipotini, costretti a vivere senza la madre e attualmente in affido ad una casa famiglia. Il processo è stato rinviato al prossimo 10 marzo, quando sarà ascoltata la compagna rumena dell’imputato.

Di Ronza, 37 anni, è accusato di aver ucciso a colpi di pistola la moglie nel primo pomeriggio di quel giovedì, intorno alle 13, in via Fermi, nei pressi della scuola elementare “Santagata” e della caserma dei carabinieri. La Nugnes, 29enne, aveva lasciato l’auto, una Bmw station wagon grigia, sulla strada e si era incamminata a piedi, lungo il tratto di marciapiede che costeggia la caserma dei carabinieri, per andare a prendere il figlio di 10 anni al termine dell’orario di lezione. Veniva avvicinata dal marito, Angelo Di Ronza, conosciuto come “‘Ngelone”, che, senza proferire alcuna parola, le esplodeva contro diversi colpi di pistola. La Nugnes cadeva al suolo, dove si formava un lago di sangue, mentre Di Ronza si dava alla fuga. Gli spari si udivano fino alle classi dell’Elementare, tanto che le maestre e gli operatori scolastici bloccavano il flusso di alunni che in quel momento stavano uscendo dall’istituto. In realtà, un gruppo di alunni, quelli del primo piano, era già in strada con i propri genitori, distanti poche centinaia di metri dal luogo del delitto.Immediatamente scendevano i carabinieri dalla caserma e sul posto intervenivano i colleghi di Aversa, gli agenti della polizia municipale e le ambulanze del 118. Inutili i tentativi di rianimare la donna. Il marito, nel giro di una mezz’ora, veniva arrestato a bordo di un fuoristrada e portato in caserma. Lo stesso diceva di aver abbandonato la pistola con cui aveva ucciso la moglie.I carabinieri recintavano tutta la zona circostante alla scuola e alla caserma per favorire le ricerche dell’arma. L’uomo veniva trasferito in carcere.

Di Ronza e Nugnes sembra che stessero divorziando e spesso litigavano. Nessuno, però, si sarebbe mai immaginato che una questione familiare potesse sfociare in un efferato delitto. Ex imprenditore edile, Di Ronza da qualche anno gestiva il Bar “L’Incontro” sito in via della Libertà, tra Gricignano e Carinaro, nella zona del ponte di Cangiano, accanto all’officina gomme Oliva.

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