Furto di opere sacre nella chiesa del Rosario

di Angela Oliva

La Chiesa della Madonna SS. del RosarioCESA. A pochi giorni dalla scomparsa del suo rettore Don Luigi Oliva, un raid notturno ha violato la sacralità della chiesa della Madonna del SS. Rosario.

Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 febbraio alcuni balordi si sono introdotti nella chiesa, probabilmente accedendovi attraverso l’attiguo Municipio, forzando un portoncino di ferro. I malviventi si sono impossessati delle due acquasantiere che si trovavano agli ingressi laterali, della statua della Madonna della Speranza, delle due sculture poste sulle mensole ai lati dell’altare, del Sacro Cuore di Gesù custodito all’interno di un sacrario e, infine, di un crocifisso ligneo di origini molto antiche.

La banda ha anche forzato la porta di accesso all’organo superiore e ha rovistato nella sacrestia alla ricerca, probabilmente, delle offerte dei fedeli. Hanno atteso che i ragazzi, soliti incontrarsi nello spiazzale antistante al municipio, facessero ritorno a casa e, aiutati anche dal rumore della pioggia battente, hanno compiuto il raid. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Cesa, guidati dal comandante Giuseppe Liquori, che hanno effettuato i rilievi ed avviato le indagini.

E’ la seconda volta che viene preso di mira un luogo sacro. Era la metà di novembre, infatti, quandofu compiuto un furto nella chiesa della Madonna dell’Olio: i ladri entraronodal cantiere posteriore eattraversarono l’intero cimiterofino a raggiungere l’ingresso principale dove, forzando le due porte secondarie, ebbero libero accesso alla piccola cappella, rubando due statue raffiguranti degli angioletti che si trovavano ai lati dell’altare e una effige sacra raffigurante una colomba posta al di sopra del tabernacolo contenente le ostie consacrate.

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