“Crisi e governo assente”, il Pd scende in piazza

di Angela Oliva

Gino ParisiniCESA. “La crisi c’è, e il Governo?”, questa la frase esemplificativa che comunica la prossima iniziativa del Partito Democratico.

La manifestazione, prevista per domenica 15 febbraio, si inserisce nell’ambito del Pd Day, la tre giorni del Partito Democratico organizzata per far conoscere a tutti le proposte per uscire dalla crisi economica. Secondo i vertici del partito di Veltroni, sono sei le proposte fondamentali per affrontare questo momento così delicato per il paese: ampliamento degli ammortizzatori sociali, riduzione delle tasse per pensionati e lavoratori, ripristino delle risorse per il Sud Italia, pagamento immediato dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese, sviluppo sostenibile e, infine, il sostegno all’industria per l’innovazione e l’occupazione.

In piazza De Michele, domenica 15 febbraio, dalle ore 10 alle ore 13, sarà allestito un gazebo informativo che distribuirà  volantini. All’iniziativa,oltre ai membri del partito, sarà presente anche l’onorevole Stefano Graziano. “Con questa iniziativa – ha dichiarato il segretario del Pd cesano Gino Parisinicerchiamo di far conoscere le proposte del Partito Democratico per uscire dalla crisi. Vorrei ricordare, inoltre, che è attivo un nuovo servizio organizzato dal Pd nazionale per essere sempre informati delle iniziative del partito. Il servizio è gratuito, basta mandare un sms anche vuoto al numero 335 639 9008 e inviando anche l’indirizzo e-mail le informazioni vi raggiungeranno anche via mail. Colgo l’occasione – conclude Parisini – per parlare del dramma di Eluana Englaro. Io vorrei sapere che diritto abbiamo di urlare tutte le sere in televisione! Di fronte all’amore di un padre per la propria figlia tutti, nessuno escluso, devono tacere!”.

Parisiniha commentato anche la polemica degli ultimi giorni intercorsa tra il capo dello Stato Giorgio Napolitano ed il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in merito alla Costituzione: “In risposta all’affermazione del premier Berlusconi per il quale la Costituzione italiana è stata fatta da comunisti, ci tengo a precisare che i firmatari della Carta Costituzionale sono stati: il primo presidente della Repubblica Enrico De Nicola che non era un comunista, il primo presidente del Consiglio Alcide De Gasperi che faceva parte della Democrazia Cristiana e, infine, l’unico membro del Partito Comunista che era il presidente dell’Assemblea Costituente, l’onorevole Umberto Elia Terracini.

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