Via De Chirico in preda a buche e abusivi

di Antonio Arduino

via De ChiricoAVERSA. Un fondo stradale degno del più classico circuito da cross tante sono le buche lo ricamano. E’ quello di via De Chirico, un’arteria di Aversa diventata centralissima, pur essendo nella zona sud, …

…per essere praticamente obbligata per chi deve uscire dalla città dopo aver fatto tappa all’ufficio postale, all’ufficio del registro, all’ufficio tributi, agli sportelli dell’Equitalia, al centro per l’impiego, all’Inail, all’Inps, alla caserma dei Carabinieri, in banca o in farmacia tutte strutture concentrate nel “periferico” quartiere residenziale di Parco Coppola.

Un carico di servizi pubblici che il rione non può sopportare senza essere adeguatamente attrezzato quanto a strade e parcheggi” sostengono i residenti organizzatisi in comitato per esporre le proprie ragione agli amministratori municipali. “Chiunque – osserva Mario C. che abita nel Bellorizzonte un edificio di 15 piani popolato da 81 famiglie – può rendersi conto che i parcheggi esistenti nel rione sono pochi e insufficienti a coprire le sole esigenze dei residenti. Eppure gli amministratori aversani non solo li hanno frazionati trasformandoli in buona parte in strisce blu, cosicché noi residenti dovremmo pagare una specie di tassa per tenere ferma l’auto sotto casa, ma permette anche che i pochi parcheggi gratuiti, quelli segnati con le strisce bianche, siano gestiti da abusivi”.

Un problema insolubile, questo, perché gli abusivi praticamente sono “intoccabili” per l’inefficacia delle legge. Ma quello delle strade, anzi della strada gruviera potrebbe essere risolto. “Basterebbe – riprende Mario – che l’assessore ai lavori pubblici o il delegato alle periferie disponessero il rifacimento di via De Chirico o quanto meno facessero mettere del catrame nelle buche che sono tante e rendono pericoloso percorre la strada anche a piedi”.

“Pur di non correre il rischio di finire in una buca ed essere travolti da un’auto di passaggio ci accontentiamo – conclude Mario – anche che mettano delle pezze, purché le mettano”.

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